Tra le molte ricorrenze stagionali esistenti nel nostro Paese e non solo, una di quelle che dà il là al nuovo anno subito dopo il Carnevale è la santa Pasqua. Una festività che ha le proprie radici nella narrazione cristiana della risurrezione di Cristo e che poi ha trovato una sua consacrazione anche nella vita quotidiana. Spesso quando si parla di Pasqua infatti si fa riferimento, specie in Italia, a pietanze e programmi ben precisi: come ad esempio la Pasquetta, il lunedì successivo la domenica pasquale o ancora pranzi forti sul piano calorico con la carne a farla da padrone. Ogni regione dello stivale ha poi usanze proprie, tra queste vi è la Puglia, regione molto attiva anche in altri periodi dell’anno come Carnevale, che andiamo ad esaminare di seguito attraverso elementi chiave come appunto il pranzo pasquale, dove recarsi per Pasqua e Pasquetta in Puglia, o ancora le migliori ricette del tacco d’Italia.
Come trovare un buon pranzo di Pasqua in masseria a Puglia?
Partiamo in questa disamina della Pasqua pugliese dal pranzo domenicale in masseria, un’alternativa utile a chi trascorre questa ricorrenza non per forza in famiglia, ma con amici. Un modo per celebrare una festa religiosa abbinandovi anche la gioia della condivisione di un pasto tra parenti o compagni di vita. Per ciò che concerne le masserie, queste location rustiche si prestano perfettamente al contesto pasquale, offrendo prodotti culinari come si gustavano un tempo, quindi dal produttore al consumatore. Vi sono molti locali del genere lungo il tacco d’Italia: agriturismi che offrono menù succulenti e location suggestive immerse nella natura. Talvolta circondati da allevamenti di bestiame e animali che raramente si ha l’occasione di osservare, soprattutto se si proviene dalla città o da realtà urbane.
Cosa si fa a Pasqua in Puglia?
Addentriamoci più nelle pieghe della tematica in questione, vedendo da vicino cosa si fa in Puglia in occasione della Pasqua. Questa tradizione religiosa presso questa regione vede il perfetto connubio tra convivialità e rito. Quindi la giusta attenzione viene data tanto al momento religioso con la celebrazione in chiesa della domenica, quanto al momento di condivisione amicale o parentale nel lunedì seguente della Pasquetta. In particolar modo quest’ultima viene trascorsa presso la Foresta Umbra o quella Mercadante quali contesti naturali ideali in cui rilassarsi con il proprio partner o in comitiva. Quindi contesti rurali che hanno poco a che vedere con quelli cittadini troppo spesso apatici e freddi.
Certo, i più giovani, visto il grande successo di EA Sports FC e di tutti i giochi relativi al calcio, spesso organizzano vere e proprie maratone di sfide con amici più o meno lontani. Ma qui, ovviamente, bisogna avere grandi spazi e appartamenti disponibili.
Dove andare a Pasqua e Pasquetta in Puglia?
Per ciò che concerne la Pasqua in Puglia non si tratta solo di buon cibo, o escursioni naturali presso le Foreste sopra citate, ma vi sono anche tante altre attività possibili. Come ad esempio la raccolta degli asparagi sempre nei luoghi menzionati nel paragrafo precedente, o vicino Castel del Monte. Oppure si potrebbe optare per una dolce passeggiata mano nella mano con il proprio lui o la propria lei alla Baia delle Zagare; o ancora si potrebbe azzardare un primo bagno stagionale ai Laghi Alimini, dove la temperatura a fine marzo è già gradevole. Insomma le proposte territoriali non mancano in Puglia, una regione che ha tradizioni forti che si percepiscono e traspaiono da ogni suo angolo.
Cosa si mangia a Bari il giorno di Pasqua?
Parlando di Pasqua non si può non tener conto dell’aspetto conviviale, e dunque della tavola, con le pietanze pugliesi quali must italiano. Durante la domenica pasquale, a Bari, si è soliti mangiare contorni fatti di verdure e ortaggi di stagione, orecchiette immancabili alle cime di rapa o al ragù, o ancora dolci di ogni tipo: dalla cassata alla pastiera, dalla colomba alle uova di cioccolato artigianali. O ancora la lasagna al forno con la pasta fatta a mano grazie alle materie prime baresi di eccellenza come le uova ed il grano. Le lunghe distese di oro giallo che arricchiscono il panorama pugliese sono ben note, e approdano a tavola trasformandosi in una pietanza di assoluto livello. Poi salame, carni pregiate allevate sul posto, e formaggi il cui sapore è imparagonabile. Quindi una tavola pasquale barese molto ben fornita, allestita per allietare i palati più diversi. Una ricchezza culinaria che da sempre è caratteristica peculiare del meridione italiano. Dove non a caso si gusta la cucina migliore al mondo.
Cosa si mangia in Puglia per Pasqua?
Allargando il discorso iniziato sopra con le pietanze pasquali baresi, estendiamo il concetto all’intera Puglia, conoscendo i suoi prodotti tipici per questa ricorrenza dell’anno. Partiamo dall’agnello, che è cotto insieme ai piselli e alle uova strapazzate per un piatto unico davvero saziante. Oppure viene cotto alla brace, come la gran parte delle carni durante la Pasqua, per gustare in maniera più marcata e decisa questo prodotto nostrano. Sulla stessa brace vengono cotti poi i carciofi, le verdure e gli ortaggi di stagione come i peperoni che sprigionano un aroma percepibile a chilometri di distanza. E infine a chiusura di un lauto pranzo domenicale pasquale non possono venir meno i dolci: alcuni li abbiamo già toccati in precedenza come la pastiera, la colomba e le uova di cioccolato artigianali realizzati dall’ottimo settore della pasticceria e dei dolci locale. Ad essi vengono accompagnati i liquori ed i digestivi alcolici come il rosolio, o il limoncello, che appartiene un po’ a tutto il sud quale fine pasto onnipresente.
Quali sono le migliori ricette per il pranzo di Pasqua in Puglia?
In ultimo vediamo quali sono le ricette pasquali pugliesi migliori in assoluto. La prima è un antipasto, ed è rappresentato dal tipico tagliere di entrata con salumi (capocollo di Martina Franca) e formaggi locali, adornati da fette di agrumi quali l’arancia ad esempio. Poi agnello in pasta di mandorle, quale dolce di eccellenza pugliese, contrariamente a quel che possa far pensare il nome. Non stiamo parlando di carne infatti ma di un prodotto dolciario che viene realizzato appunto con la pasta di mandorle per dare vita ad una forma di agnello farcito con gocce di cioccolato e diavoletti. Infine la pizza palumbo, una sorta di ciambellone profumato al limone.
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