15 Novembre 2025 - Ore
Esperienze di vita

I nostri ragazzi

La posta del cuore

Non è la recensione del film. E’ una lettera che ho ricevuto da una ragazza di 18 anni conosciuta nel corso della mia esperienza come rappresentante dei genitori al Consiglio di Istituto del Liceo Bianchi Dottula di Bari.
Anche questi sono i nostri ragazzi.

Caro genitore..a pochi giorni dalle elezioni dei nuovi rappresentanti d’istituto.. Mi assale una lieve malinconia e angoscia…un po’ perché questo è un anno di decisioni e somme, un po’ perché dico addio a questa esperienza. La bellezza di aver avuto la possibilità di confrontarmi con voi adulti, è stata un’occasione unica, che non cambierei mai con nulla al mondo.
Guardare i professori oltre la cattedra, seduti attorno ad un tavolo quasi alla pari, vedere qualcuno interessato a ciò che si dice, mentre altri frettolosi di andare via, un pó come siamo noi alunni tutti i giorni. Avere la possibilità di confrontarsi con voi genitori.. padri e madri di ambito lavorativo molto diverso, accomunati dall’amore per i propri figli. Conoscere la preside oltre il suo ruolo, scoprire le sue ansie, per il suo lavoro così complesso e stressante..vederla ridere e fare battute semplici. Ma soprattutto ammirarla, nel gestire sempre tutto con estrema chiarezza e concretezza. Negli ultimi mesi ho sentito il dovere di doverle dare sicurezza, tranquillizzarla e farle sentire che noi le vogliamo bene..anche se il suo ruolo si contrappone a noi alunni. È stato per me conflittuale dover restare nel mezzo.
Adesso con una piccola lacrima che mi segna la guancia, dico addio alle formalità, ai verbali, agli incontri pomeridiani a scuola, alla possibilità di accedere in ogni aula come se fosse casa mia e non un luogo di dovere. Il divano, il caffè, luoghi caldi, quasi famigliari…vivere la scuola così è un privilegio. Un’occasione che TUTTI dovrebbero provare.
La nuova regola del cellulare nel cassetto, ha portato ulteriore “odio” da parte degli studenti…anche qui non è stato facile per me schierarmi. In cuor mio sento che non c’è nulla di male, che per noi studenti è una bella sfida. Ma non è facile spiegare certe ragioni ai compagni…noi che abbiamo avuto la fortuna di confrontarci con voi direttamente, forse abbiamo maggiori strumenti di riflessione per accettare questa regola.
Il nostro liceo, che non è un liceo di prestigio, sta ponendo ottime basi per assumere un’altra immagine nella città.
Quasi sempre sento le mie compagne più vicine, sminuire e screditare la nostra scuola…mi si stringe ogni volta il cuore. Quelle poche volte in cui io ho avuto il coraggio di replicare, loro mi hanno presa in giro.
In questi pochi mesi che restano, io voglio vivere il mio liceo, lo voglio esplorare, sentire il calore di ogni angolo, ogni bagno, ogni sedia. E mi rincuora guardare certe persone splendide che ora lo popolano, come la classe di sua figlia, la professoressa Ammaturo e come lei tanti altri docenti…la preside, che ha ridato luce al nostro liceo.

In realtà mi sono imbattuta in tutto questo, solo perché principalmente volevo ringraziarla…
Confrontarmi direttamente con lei, fa parte delle cose che mi mancheranno….

Grazie a lei e ai suoi racconti che mi piace andare a rivedere ogni tanto…ora che non ci vedremo più in consiglio, andrò a rincontrarla nelle sue righe… Grazie, per la pazienza che ha riposto con noi rappresentanti nel farci riflettere sulle questioni. Grazie al suo ruolo prezioso: essere alla ricerca di altri genitori “presenti”è difficile quanto convincere un alunno che lasciare il cellulare nel cassetto non è poi così male.
Ora che abbandono le carte e le formalità, le pre-annuncio che ho scovato ottime menti, che si candideranno per sostituirci. Non saranno soli, perché io ho dichiarato loro la mia disponibilità per ogni evenienza.
Buona fortuna genitore.

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