Ho il piacere di intervistare Daniela Poggiolini, Psicologa, Trainer di PNL, Ipnoterapeuta, Costellatore Familiare e Presidente dell’IKOS di Bari, associazione che dirige con passione ed amore dal 1987. Con lei tuffiamoci nella conoscenza di un nuovo modello terapeutico, ancora poco conosciuto ma che può dare grande aiuto in situazioni critiche e conflittuali in ambiti familiari, di lavoro ed altro.
D.: Daniela ci spieghi, in breve, cosa sono le Costellazioni Familiari Sistemiche di Bert Hellinger e perche vengono definite tali?
R.: Le Costellazioni Familiari, ideate da Bert Hellinger alla fine degli anni ’70, sono la rappresentazione sistemica della famiglia. Si ricorre ad esse quando la famigia o un componente della stessa vive disagi, problemi e malattie a volte del tutto inesistenti secondo la medicina tradizionale, anche se sintomi e sintomatologie sono presenti. Grazie a questo modello Hellingeriano, possono essere ‘messe in scena’ la famiglia del richiedente, o una sua patologia in atto o anche volendo un disagio vissuto.
D.: Come si svolge una seduta di gruppo o individuale?
R.: Una costellazione familiare sistemica di gruppo, secondo Bertold Ulsamer (“Il grande manuale delle Costellazioni familiari, ed. L’Età dell’Acquario) trainer della scuola di Bert Hellinger, potrebbe essere definita un vero e proprio “albero genealogico vivente”. Con l’aiuto di uno o più “rappresentanti” (ignari della situazione), si può passare ad una ‘visione’ molto veritiera del sistema chiamato in causa, durante la rappresentazione stessa possono emergere tutte le tensioni, i conflitti e le problematiche che si celano all’interno di una famiglia scivolando indietro nel tempo fino a generazioni precedenti. Il Costellante, l’interessato, può così vedere e rivivere la propria famiglia che si muove davanti a sé, e osservando le dinamiche che si instaurano tra i rappresentanti dei suoi familiari, può cogliere relazioni di cui ignorava l’esistenza, comprese quelle riguardanti le generazioni passate. In pratica le Costellazioni familiari sono una “rappresentazione scenica” del sistema famiglia ” importante per me precisare che in tutto questo mai c’è una regia, l’unico ‘regista’ possibile è il ‘campo’ che con la sua forza energetica guida il Costellatore e i rappresentanti. Una seduta individuale è invece molto simile ad un incontro psicoterapeutico, la differenza sta nel tempo dedicato che al contrario delle sedute tradizionali che rispettano un tempo definito prioritariamente, esse hanno unna durata fluttuante e spesso può essere più lunga. Si usano dei pupazzetti o oggetti comuni che diventano simboli di realtà; il lavoro è collegato un po’ di più alla sensibilità e alle consapevolezze della persona che chiede aiuto. Essere protagonista per sé e per gli altri è utile anche se lle costellazioni di gruppo sono molto più significative e precise.
D.: Come agisce questa terapia sulla persona? Quali effetti ci si deve aspettare?
R.:La Costellazione Familiare Sistemica, e per me che le guido da oltre 11 anni anche Evolutiva, parte da una “intenzione” o richiesta che la persona, partendo da una consapevolezza di sé e ascoltando il suo cuore, pone al Costellatore e al ‘CAMPO’. Il problema o il tema per cui desidera fare una rappresentazione familiare è il motore che accende le risposte che arriveranno poi di là a poco. La richiesta/ domanda può riguardare il presente o il passato del Costellante; analizzando in modo nuovo il proprio passato, è già questo motivo di nuova consapevolezza e azione che ne consegue, partendo da una sorprendente capacità di comprensione, apre ad un benessere illuminante. Chi vorrà capire di più del presente potrà dirigersi verso nuove aperture e a considerare utili punti di vista anche di altri. Di solito il risultato è percepibile nel proprio corpo come un senso di leggerezza, uno ‘star bene’ spesso tanto desiderato e atteso.
D.: Perchè una persona dovrebbe scegliere questo metodo per risolvere i suoi problemi, e non un altro tipo di trattamento terapeutico?
R.: Questo Modello, con conseguente metodo di indagine, proprio perché si sposta su di un livello analogico che abbraccia anche tutti i sistemi delle persone coinvolte, (parlo anche di storie di avi e di persone che con essi hanno avuto a che fare in modo energetico), muove un riequilibrio generale che iniziando della persona come lento movimento allargato prende piede in un contesto più ampio di quello strettamente individuale. Ognuno di noi è ciò che è; il sistema familiare e quello sociale hanno forgiato il nostro modo di essere, i conseguenti pensieri, le scelte, i sentimenti e le risposte verbali e non verbali sono in funzione di questo. Contemporaneamente, noi tutti, siamo guidati dai condizionamenti inconsci relativamente legati alle necessità energetiche.L’inconscio ha una grande responsabilità rispetto alle scelte che facciamo, alle risposte emozionali che tirano le fila delle azioni. Siamo prigionieri delle nostre pulsioni e quindi, spesso, da una complessa rete di interazioni energetiche, a cui partecipano, oltre ogni consapevolezza personale, le relazioni tra tutti i membri della nostra famiglia d’origine.
D.: Ci spiega il fenomeno, definito da Hellinger , “irretimento”?
R.: Bert Hellinger ha collocato le sue Costellazioni in un percorso evolutivo verso la liberazione dalla sofferenza tramandatasi di generazione in generazione. Costellare consente (se il ‘campo’ lo concede) di spezzare la catena dei legami col passato familiare, e di accogliere in sé l’eredità positiva che deriva dal focus familiare. Utilizzando l’approccio fenomenologico i meccanismi della lealtà familiHYPERLINK “http://www.costellazionifamiliariesistemiche.it/node/34″aHYPERLINK “http://www.costellazionifamiliariesistemiche.it/node/34″re (altro punto basilare del pensiero di Hellinger) vengono resi visibili e a questa LEALTA’ fanno capo ‘ingiustizie’ e suprusi’, allontanamenti e rinnegazioni. Ogni irretimento è svelato dal comportamento non verbale espresso da chi soffre una certa situazione ma allo stesso tempo sorride. Se al centro del cerchio si posiziona un membro della famiglia diverso dal cliente, questo può svelare l’identificazione del cliente con quella persona che ha subito angherie e ora chiede vendetta o giustizia. Può succedere, ad esempio, che la persona che chiede aiuto non conosca nemmeno il membro della famiglia con il quale si è identificato, né sappia cosa gli sia successo. A volte situazioni del genere sono complicate dall’esistenza di un segreto di famiglia che si vuole mantenere celato. Un blocco di energia come quello collegato ad un segreto, o ad una grave ingiustizia vissuta da un avo, è la causa di disturbi emozionali, di malattie psicosomatiche e perfino di patologie più gravi. L’’irretimento è il motivo per cui una persona ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, dato che per certi versi essa è come se fosse estraea a se stessa. La soluzione è semplice se la persona esclusa viene ‘vista’ e accompagnata a comprendere i motivi della sua antica esclusione. Solo allora la sua esistenza e il suo destino diventano altro dall’esistenza e dal destino di chi è irretito.
D.: Ci racconti di qualche sua esperienza personale?
R.: Tantissime le costellazioni da me guidate, oltre seicento, ogni costellazione lascia in me una consapevolezza sempre più grande e sempre più piena e cisacuna partecipa a quel senso di pace che resta con em dopo che ho aiutato la persona che a me si è affidata. Ricordo che al termine di una lezione del corso dell’IKOS di counseling bioETICO, anni fa, durante la quale avevo parlato di “amore interrotto”, una corsista mi aveva posto un quesito sulla sua posizione familiare sfoderando, inconsapevolmente, quell’espressione tipica di chi stava vivendo un irretimento; la invitai allora ad esporre la questione in modo più preciso, prendendomi cura del fatto che lei fosse dispsota a farlo anche davanti alla classe. Serenamente cominciò ad esporre il suo ‘caso’ raccontandomi che tra lei e sua sorella c’erano solo undici mesi di differenza, intimità? … zero e molto rancore nei confronti della madre che, quando la secondogenita nacque, diede alla mia allieva il cucchiaio in mano invitandola a mangiare da sola poiché lei era troppo occupata a crescere la piccola. “… da quel momento io divenni la figlia maggiore, responsabile, adulta prima ancora di poter essere bambina”, mi disse entrando in una grande emozione. Non riuscii ad andare oltre nel racconto perché scoppiò in un pianto tanto violento quanto inaspettato. Costellando la sua storia, vennero fuori segreti che gridavano di essere ascoltati, e irretimenti da sciogliere, dolorosi lutti da ristrutturare e prese di coscienza. Ognuno prese a cuore il proprio ruolo, pretendendolo, e consapevolezza nuova del posto occupato, a ragione o a torto. Mettere ordine in questo caso ha determinato un nuovo benessere del sistema che dopo pochi giorni, il tutto naturalemnte, si è trasformato in una nuova voglia di pace e armonia avvalorata da una strana telefonata, pacificatrice, da parte della sorella e poi della madre.
D.: Tu sei presidente dell’Ikos che dirigi da diversi anni con grande passione. Come nasce questo progetto e quali soddisfazioni ti ha portato ad oggi?
R.: L’IKOS è una Scuola di formazione nata nel 1987 dall’amore e dalla passione mia e di Lorenzo Bracciodieta, è una realtà specializzata in Strategie di Comunicazione Efficace, Potenziamento personale e Management applicabili in area Psicologica, Sanitaria, Sociale, Aziendale e Sportiva con sede a Bari.
Dal 1994 è il 1° Istituto di Programmazione Neuro Linguistica (PNL) del Mezzogiorno e opera nella ricerca e divulgazione di tale disciplina.
Dal 2000 è Agenzia di Mediazione Familiare e Counseling, adeguata alle nuove esigenze sociali e accreditata presso il Forum Europeo di Mediazione Familiare e presso la S.I.Co. (Società Italiana di Counseling).
Dal 2004 è la 1° Scuola in Europa di Specializzazione Quadriennale in Psicoterapia ad indirizzo Programmazione Neuro Linguistica Terapeutia (PNLt) riconosciuta dal MIUR con DECRETO MINISTERIALE del 23/03/2004.
In convenzione con l’ UNIVERSITÀ degli Studi di BARI dal 1997 (è sede di tirocinio per Scienze della Formazione e Psicologia, ed è l’unica Scuola italiana accreditata al M.I.U.R. (Ministero Istruzione Università e Ricerca) per l’insegnamento della PNL (Programmazione Neuro linguistica) bioETICA.
Dal 2003 è partner dell’Università Studi di Bologna e dal 2004 anche della Università La Sapienza di Roma e di Urbino, i tirocini per i giovani laureati e laureandi è attivata già da molto tempo con tutte le università italiane .
L’IKOS partecipa alla iniziativa Mese del benessere psicologico organizzato dall’ordine degli Psicologici durante il quale, nel mese di ottobre, vengono organizzati eventi, incontri individuali gratuiti per consentire alle persone di accedere alla figura dello psicologo per conoscerne e le peculiarità e le attività. Da settembre 2016 riprendono anche gli Open Day serali, ogni mercoledì sera è possibile parteciparvi gratuitamente. Ora alle soglie dei trent’anni di attività, posso dirti che le soddisfazioni sono state e sono infinite. Certo è stato anche a volte molto difficile sopravvivere ald un mercato difficile quale quello della FORMAZIONE dato che mai abbiamo avuto sovvenzioni o aiuti finanziari di alcun genere. Ma siamo qui ancora attivi e sempre pieni di grandissima passione.
D.: Concludendo, forse vale la pena provare una Costellazione?
R.: Fare una Costellazione personale è senza dubbio una esperienza senza eguali, io stessa quando nel 2003 mi sono avvicinata al mondo di Bert Hellinger grazie al suo libro ‘gli ordini dell’amore’, e poi ho chiesto di essere ammassa al corso per costellatori, dopo aver messo in scena la mia prima personalissima Costellazione ho capito la forza e l’importanza di questo mondo sconosciuto a molti e infinitamente utile al vivere meglio la nostra già fantastica vita.
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