Ci rubano la scena. Proprio così. Ormai le politiche ed i politici fanno di tutto, ogni giorno, per minare il presente ed il futuro di noi poveri guitti. Di noi gran simpaticoni che le pensiamo tutte pur di strappare un sorriso a chi ci viene a vedere a teatro, al cinema, in televisione o sui social.
C’è da perdere la testa. Siamo non perseguitati, che sarebbe un’esagerazione, ma sicuramente attaccati da questa nuova frenesia della classe politica italiana. Apparire simpatica: sembra questo il suo unico scopo; sembra questo l’imperativo dominante.
Cercare di circuire con un sorriso chi non si riesce più a convincere con i fatti, ovvero cittadine e cittadini. La qual cosa, in fondo, dirà qualcuno, è sempre avvenuta. Si sa, l’empatia aiuta la classe dirigente ad imporre la propria dominanza sulle classi subalterne.
Eppure stavolta c’è qualcosa in più che preoccupa noi poveri guitti. Se sono i politici a far ridere e divertire a noi cosa resta? Perciò sarebbe il caso di chiedere un cambio di rotta. Più concretezza e meno fregnacce. Non tanto per il bene del Paese, delle regioni e delle città che amministrano, non solo per sperare in un futuro migliore per i nostri figli e per i nostri nipoti, ma anche per salvare una categoria, quella degli sciroccati.
Anche perché, se questo è l’andazzo, a dire cazzate ed a fare stronzate restiamo imbattibili. Perciò vinceremmo qualsiasi elezione. Garantito
Siamo o non siamo il paese di Pulcinella?

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Antonio Stornaiolo – Wikipedia
Ci rubano la scena. Proprio così. Ormai le politiche ed i politici fanno di tutto, ogni giorno, per minare il presente ed il futuro di noi poveri guitti. Di noi gran simpaticoni che le pensiamo tutte pur di strappare un sorriso a chi ci viene a vedere a teatro, al cinema, in televisione o sui social.
C’è da perdere la testa. Siamo non perseguitati, che sarebbe un’esagerazione, ma sicuramente attaccati da questa nuova frenesia della classe politica italiana. Apparire simpatica: sembra questo il suo unico scopo; sembra questo l’imperativo dominante.
Cercare di circuire con un sorriso chi non si riesce più a convincere con i fatti, ovvero cittadine e cittadini. La qual cosa, in fondo, dirà qualcuno, è sempre avvenuta. Si sa, l’empatia aiuta la classe dirigente ad imporre la propria dominanza sulle classi subalterni.
Eppure stavolta c’è qualcosa in più che preoccupa noi poveri guitti. Se sono i politici a far ridere e divertire a noi cosa resta? Perciò sarebbe il caso di chiedere un cambio di rotta. Più concretezza e meno fregnacce. Non tanto per il bene del Paese, delle regioni e delle città che amministrano, non solo per sperare in un futuro migliore per i nostri figli e per i nostri nipoti, ma anche per salvare una categoria, quella degli sciroccati.
Anche perché, se questo è l’andazzo, a dire cazzate ed a fare stronzate restiamo imbattibili. Perciò vinceremmo qualsiasi elezione. Garantito
Siamo o non siamo il paese di Pulcinella?
CI RUBANO LA SCENA
Ci rubano la scena. Proprio così. Ormai le politiche ed i politici fanno di tutto, ogni giorno, per minare il presente ed il futuro di noi poveri guitti. Di noi gran simpaticoni che le pensiamo tutte pur di strappare un sorriso a chi ci viene a vedere a teatro, al cinema, in televisione o sui social.
C’è da perdere la testa. Siamo non perseguitati, che sarebbe un’esagerazione, ma sicuramente attaccati da questa nuova frenesia della classe politica italiana. Apparire simpatica: sembra questo il suo unico scopo; sembra questo l’imperativo dominante.
Cercare di circuire con un sorriso chi non si riesce più a convincere con i fatti, ovvero cittadine e cittadini. La qual cosa, in fondo, dirà qualcuno, è sempre avvenuta. Si sa, l’empatia aiuta la classe dirigente ad imporre la propria dominanza sulle classi subalterni.
Eppure stavolta c’è qualcosa in più che preoccupa noi poveri guitti. Se sono i politici a far ridere e divertire a noi cosa resta? Perciò sarebbe il caso di chiedere un cambio di rotta. Più concretezza e meno fregnacce. Non tanto per il bene del Paese, delle regioni e delle città che amministrano, non solo per sperare in un futuro migliore per i nostri figli e per i nostri nipoti, ma anche per salvare una categoria, quella degli sciroccati.
Anche perché, se questo è l’andazzo, a dire cazzate ed a fare stronzate restiamo imbattibili. Perciò vinceremmo qualsiasi elezione. Garantito
Siamo o non siamo il paese di Pulcinella?
Ci rubano la scena. Proprio così. Ormai le politiche ed i politici fanno di tutto, ogni giorno, per minare il presente ed il futuro di noi poveri guitti. Di noi gran simpaticoni che le pensiamo tutte pur di strappare un sorriso a chi ci viene a vedere a teatro, al cinema, in televisione o sui social.
C’è da perdere la testa. Siamo non perseguitati, che sarebbe un’esagerazione, ma sicuramente attaccati da questa nuova frenesia della classe politica italiana. Apparire simpatica: sembra questo il suo unico scopo; sembra questo l’imperativo dominante.
Cercare di circuire con un sorriso chi non si riesce più a convincere con i fatti, ovvero cittadine e cittadini. La qual cosa, in fondo, dirà qualcuno, è sempre avvenuta. Si sa, l’empatia aiuta la classe dirigente ad imporre la propria dominanza sulle classi subalterni.
Eppure stavolta c’è qualcosa in più che preoccupa noi poveri guitti. Se sono i politici a far ridere e divertire a noi cosa resta? Perciò sarebbe il caso di chiedere un cambio di rotta. Più concretezza e meno fregnacce. Non tanto per il bene del Paese, delle regioni e delle città che amministrano, non solo per sperare in un futuro migliore per i nostri figli e per i nostri nipoti, ma anche per salvare una categoria, quella degli sciroccati.
Anche perché, se questo è l’andazzo, a dire cazzate ed a fare stronzate restiamo imbattibili. Perciò vinceremmo qualsiasi elezione. Garantito
Siamo o non siamo il paese di Pulcinella?
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