21 Ottobre 2025 - Ore
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Legge Pinto: il Tar obbliga il Ragioniere dello Stato ai pagamenti

Ritardi nei processi. Il caso di Trento

Il TAR di Trento con sentenza n.279 del 9 luglio 2014, non solo riconosce un indennizzo di circa 40.000 euro per i ritardi nei tempi di giustizia, ma soprattutto obbliga anche il vertice dell’amministrazione finanziaria (il Ragioniere generale dello Stato) a eseguire in tempi certi il pagamento.
I fatti della vicenda: per una lite ereditaria, iniziata nel 1994 e ancora pendente nel 2013, la Corte d’appello di Trento ha liquidato circa 10.000 euro ad ognuno dei quattro litiganti in base alla legge Pinto. Il provvedimento del giudice è tuttavia risultato di difficile liquidazione: di qui il ricorso al giudice amministrativo, affinché si ordinasse al ministero della Giustizia di ottemperare all’ordine di pagare. Infatti lo Stato aveva serie difficoltà ad emettere quello speciale ordine di pagamento («in contro sospeso» a norma dell’articolo 14 comma 2 legge 30/1997) che si utilizza in questi casi, quando cioè non vi sono disponibilità finanziarie nel pertinente capitolo.
Per rimediare a queste difficoltà, con la sentenza 279 del 2014 il Tribunale di Trento ha obbligato una figura specifica, e cioè il Ragioniere generale dello Stato a sottoscrivere personalmente e direttamente i mandati di pagamento in favore dei danneggiati.
Questa soluzione, sottolinea la sentenza, non deve esser letta come eccentrica, perché intende richiamare la massima attenzione su un problema che riguarda migliaia di altri casi analoghi. Attualmente infatti il bilancio dello Stato non può soddisfare le richieste di pagamento a causa dell’insufficienza del capitolo (50 milioni di euro) rispetto all’entità del debito (oltre 350 milioni di euro sul capitolo a ciò destinato). www.confconsumatoripuglia.it

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