In occasione della dodicesima Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, il Centro Studi Divulga, nel focus “Spreco e fame 2025”, ha diffuso dei dati preoccupanti: l‘Italia, con 8,2 milioni di tonnellate di cibo, è “medaglia di bronzo” in Europa, dietro Francia (9,5 milioni di tonnellate) e Germania (10,8 milioni di tonnellate) per quantità di cibo perso.
Dati a dir poco allarmanti che dovrebbero finalmente convincere istituzioni e territori ad una presa di posizione chiara e netta per evitare simili cattive abitudini.
La mancanza dell’adozione di buone pratiche in merito, non solo solleva pesanti responsabilità etiche ed ambientali, ma incide vigorosamente anche sull’economia e sulla -importantissima-sicurezza alimentare.
Gli sprechi alimentari avvengono lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumo domestico dove, fa male scriverlo, si registra la percentuale più alta di cibo ed alimenti buttati.
Dati alla mano è dunque doveroso promuovere politiche strutturali ed efficaci per ridurre gli sprechi, migliorare la logistica e – soprattutto – sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un consumo responsabile.
Certo l’agricoltura sostenibile, la filiera corta per limitare le perdite e garantire un accesso equo al cibo sono mosse importanti da fare, ma ancor di più sembra essere impellente una formazione culturale delle cittadine e dei cittadini.
L’educazione alimentare deve diventare una materia di studio nelle scuole per valorizzare innanzitutto una dieta sana, combattere l’obesità infantile ed evitare ulteriori sprechi di alimenti.
Ne va del nostro futuro e della salute delle nostre giovani generazioni.
A tale proposito la Regione Puglia, presieduta dal governatore Michele Emiliano, per mezzo del Dipartimento al Welfare, presieduto dall’Avv. Valentina Romano, ha promosso un progetto per gli alunni delle Scuole Primarie di Puglia intitolato: “Missione (im)possibile – un quaderno contro gli sprechi alimentari”.
Questa attività editoriale si propone di comunicare alle bambine ed ai bambini pugliesi e poi, per allargamento, a fasce più estese della popolazione, la necessità di praticare il risparmio di risorse primarie per diminuire gli sprechi alimentari.
Auspicando e promuovendo un atteggiamento attivo, capace di mutare le “cattive abitudini”, si racconteranno, con leggerezza ed entusiasmo, principi e regole basilari per raggiungere il risultato atteso.
Tutto questo adottando, per i più piccoli, gli strumenti didattici per eccellenza: il gioco e la partecipazione. Non mancheranno attività live in alcune Scuole del territorio. Con lo scopo di contribuire attivamente alla “salvaguardia del territorio”.
Una missione sempre più necessaria per la crescita umana e civile dei più piccoli e per la difesa incondizionata del pianeta che ci ospita.

Spreco alimentare, la Regione Puglia decide di sensibilizzare i più piccoli per arrivare anche agli adulti
In occasione della dodicesima Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, il Centro Studi Divulga, nel focus “Spreco e fame 2025”, ha diffuso dei dati preoccupanti: l‘Italia, con 8,2 milioni di tonnellate di cibo, è “medaglia di bronzo” in Europa, dietro Francia (9,5 milioni di tonnellate) e Germania (10,8 milioni di tonnellate) per quantità di cibo perso.
Dati a dir poco allarmanti che dovrebbero finalmente convincere istituzioni e territori ad una presa di posizione chiara e netta per evitare simili cattive abitudini.
La mancanza dell’adozione di buone pratiche in merito, non solo solleva pesanti responsabilità etiche ed ambientali, ma incide vigorosamente anche sull’economia e sulla -importantissima-sicurezza alimentare.
Gli sprechi alimentari avvengono lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumo domestico dove, fa male scriverlo, si registra la percentuale più alta di cibo ed alimenti buttati.
Dati alla mano è dunque doveroso promuovere politiche strutturali ed efficaci per ridurre gli sprechi, migliorare la logistica e – soprattutto – sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un consumo responsabile.
Certo l’agricoltura sostenibile, la filiera corta per limitare le perdite e garantire un accesso equo al cibo sono mosse importanti da fare, ma ancor di più sembra essere impellente una formazione culturale delle cittadine e dei cittadini.
L’educazione alimentare deve diventare una materia di studio nelle scuole per valorizzare innanzitutto una dieta sana, combattere l’obesità infantile ed evitare ulteriori sprechi di alimenti.
Ne va del nostro futuro e della salute delle nostre giovani generazioni.
A tale proposito la Regione Puglia, presieduta dal governatore Michele Emiliano, per mezzo del Dipartimento al Welfare, presieduto dall’Avv. Valentina Romano, ha promosso un progetto per gli alunni delle Scuole Primarie di Puglia intitolato: “Missione (im)possibile – un quaderno contro gli sprechi alimentari”.
Questa attività editoriale si propone di comunicare alle bambine ed ai bambini pugliesi e poi, per allargamento, a fasce più estese della popolazione, la necessità di praticare il risparmio di risorse primarie per diminuire gli sprechi alimentari.
Auspicando e promuovendo un atteggiamento attivo, capace di mutare le “cattive abitudini”, si racconteranno, con leggerezza ed entusiasmo, principi e regole basilari per raggiungere il risultato atteso.
Tutto questo adottando, per i più piccoli, gli strumenti didattici per eccellenza: il gioco e la partecipazione. Non mancheranno attività live in alcune Scuole del territorio. Con lo scopo di contribuire attivamente alla “salvaguardia del territorio”.
Una missione sempre più necessaria per la crescita umana e civile dei più piccoli e per la difesa incondizionata del pianeta che ci ospita.
MICHELE EMILIANO
VALENTINA ROMANO
MISSIONE (IM)POSSIBILE
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