È un dato di fatto che le estati, in Italia come anche in altre zone del mondo, stiano divenendo sempre più calde: non solo si registrano picchi massimi sempre più elevati, ma a stupire sono anche le durate effettive di queste stagioni.
Oggi, in pieno aprile 2024, abbiamo già assistito a dei picchi di 25°C, con tantissime persone che ne hanno approfittato per andare al mare a prendere il sole e fare i primi bagni dell’anno, e ci si chiede legittimamente cosa ci sarà da aspettarsi per l’estate ormai alle porte.
Climatizzatori ormai indispensabili, ma è necessario prestare attenzione all’ambiente
Mai come oggi, dunque, disporre di un climatizzatore è diventato fondamentale, sarebbe davvero impossibile godere del dovuto comfort in casa, in ufficio e in qualsiasi altro luogo senza un adeguato raffrescamento dell’aria.
Per certi versi, però, questa dinamica comporta dei veri e propri circoli viziosi: le temperature aumentano, i climatizzatori vengono utilizzati in modo sempre più massiccio e, di conseguenza, si produce più inquinamento tramite il rilascio di gas nell’atmosfera, e ciò favorisce ulteriormente il surriscaldamento climatico.
Questo pericolo è già noto, di conseguenza si stanno già adottando delle contromisure: l’Unione Europea, ad esempio, ha già posto uno stop ai climatizzatori a gas fluorurati, i quali sono i più impattanti dal punto di vista ambientale.
Nello specifico, tali condizionatori usciranno definitivamente dal mercato nel 2032 per quel che riguarda gli impianti più piccoli, mentre nel 2050 si dovrà dire addio a modelli di qualsiasi dimensione.
Al di là di questo, anche i consumatori devono fare la loro parte, scegliendo dei condizionatori che appartengano ad una classe energetica elevata e che presentino delle funzioni utili per accentuare l’efficienza: Daikin, ad esempio, è un marchio che ha dimostrato di avere molta attenzione nei confronti dell’ambiente, e i suoi condizionatori sono acquistabili anche online da e-commerce come Emmebistore.
Quanto sono diffusi i climatizzatori domestici in Puglia: i dati dell’Istat
Se ci si chiede quanto siano diffusi i climatizzatori domestici in Puglia è possibile far riferimento a delle statistiche rese note dall’Istat, il noto istituto statistico nazionale, che in un report relativo all’anno 2021 riguardante i consumi energetici delle famiglie ha svelato, in tal senso, dei dati molto significativi.
Secondo Istat, in Italia quasi la metà delle famiglie dispone di un sistema per il condizionamento, che si tratti apparecchi dedicati esclusivamente alla produzione di freddo o di apparecchi in grado di produrre, indistintamente, caldo o freddo; nello specifico, tali dispositivi sono posseduti dal 48,8% delle famiglie.
In Puglia le famiglie che dispongono di un climatizzatore sono superiori rispetto alla media nazionale, ammontando al 57,3%; dal momento che, come detto, il report dell’Istat riguarda il 2021, è assolutamente verosimile ritenere che oggi questa percentuale sia cresciuta.
La regione che registra la più elevata disponibilità di sistemi per il condizionamento da parte delle famiglie è risultata essere il Veneto, con una percentuale del 70%, competano il “podio” la Sicilia con il 62,4% e l’Emilia Romagna con il 60,3%.
Le regioni dove i climatizzatori sono meno diffusi sono invece la Valle d’Aosta, con il 4,7%, e il Trentino Alto-Adige, con il 15,2%; le percentuali risultano piuttosto basse anche nelle province autonome di Trento, 15,2%, e Bolzano, 14,4%.
Si tratta in tutti i casi, ad ogni modo, di territori che godono di temperature molto fresche anche in piena estate, di conseguenza questo dato non stupisce.
La Puglia, dunque, è una delle regioni in cui i climatizzatori destinati ad uso domestico risultano essere più diffusi, e anche questo è un dato coerente con le elevate temperature che contraddistinguono la nostra regione nei mesi più caldi dell’anno.
CALDO CLIMATIZZATORI PUGLIA EMMEBISTORE
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È un dato di fatto che le estati, in Italia come anche in altre zone del mondo, stiano divenendo sempre più calde: non solo si registrano picchi massimi sempre più elevati, ma a stupire sono anche le durate effettive di queste stagioni.
Oggi, in pieno aprile 2024, abbiamo già assistito a dei picchi di 25°C, con tantissime persone che ne hanno approfittato per andare al mare a prendere il sole e fare i primi bagni dell’anno, e ci si chiede legittimamente cosa ci sarà da aspettarsi per l’estate ormai alle porte.
Climatizzatori ormai indispensabili, ma è necessario prestare attenzione all’ambiente
Mai come oggi, dunque, disporre di un climatizzatore è diventato fondamentale, sarebbe davvero impossibile godere del dovuto comfort in casa, in ufficio e in qualsiasi altro luogo senza un adeguato raffrescamento dell’aria.
Per certi versi, però, questa dinamica comporta dei veri e propri circoli viziosi: le temperature aumentano, i climatizzatori vengono utilizzati in modo sempre più massiccio e, di conseguenza, si produce più inquinamento tramite il rilascio di gas nell’atmosfera, e ciò favorisce ulteriormente il surriscaldamento climatico.
Questo pericolo è già noto, di conseguenza si stanno già adottando delle contromisure: l’Unione Europea, ad esempio, ha già posto uno stop ai climatizzatori a gas fluorurati, i quali sono i più impattanti dal punto di vista ambientale.
Nello specifico, tali condizionatori usciranno definitivamente dal mercato nel 2032 per quel che riguarda gli impianti più piccoli, mentre nel 2050 si dovrà dire addio a modelli di qualsiasi dimensione.
Al di là di questo, anche i consumatori devono fare la loro parte, scegliendo dei condizionatori che appartengano ad una classe energetica elevata e che presentino delle funzioni utili per accentuare l’efficienza: Daikin, ad esempio, è un marchio che ha dimostrato di avere molta attenzione nei confronti dell’ambiente, e i suoi condizionatori sono acquistabili anche online da e-commerce come Emmebistore.
Quanto sono diffusi i climatizzatori domestici in Puglia: i dati dell’Istat
Se ci si chiede quanto siano diffusi i climatizzatori domestici in Puglia è possibile far riferimento a delle statistiche rese note dall’Istat, il noto istituto statistico nazionale, che in un report relativo all’anno 2021 riguardante i consumi energetici delle famiglie ha svelato, in tal senso, dei dati molto significativi.
Secondo Istat, in Italia quasi la metà delle famiglie dispone di un sistema per il condizionamento, che si tratti apparecchi dedicati esclusivamente alla produzione di freddo o di apparecchi in grado di produrre, indistintamente, caldo o freddo; nello specifico, tali dispositivi sono posseduti dal 48,8% delle famiglie.
In Puglia le famiglie che dispongono di un climatizzatore sono superiori rispetto alla media nazionale, ammontando al 57,3%; dal momento che, come detto, il report dell’Istat riguarda il 2021, è assolutamente verosimile ritenere che oggi questa percentuale sia cresciuta.
La regione che registra la più elevata disponibilità di sistemi per il condizionamento da parte delle famiglie è risultata essere il Veneto, con una percentuale del 70%, competano il “podio” la Sicilia con il 62,4% e l’Emilia Romagna con il 60,3%.
Le regioni dove i climatizzatori sono meno diffusi sono invece la Valle d’Aosta, con il 4,7%, e il Trentino Alto-Adige, con il 15,2%; le percentuali risultano piuttosto basse anche nelle province autonome di Trento, 15,2%, e Bolzano, 14,4%.
Si tratta in tutti i casi, ad ogni modo, di territori che godono di temperature molto fresche anche in piena estate, di conseguenza questo dato non stupisce.
La Puglia, dunque, è una delle regioni in cui i climatizzatori destinati ad uso domestico risultano essere più diffusi, e anche questo è un dato coerente con le elevate temperature che contraddistinguono la nostra regione nei mesi più caldi dell’anno.
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