“Lei è un’ambasciatrice della Puglia. E’ un grande onore che sia venuta nella sede della Regione Puglia, la casa di tutti i pugliesi”. Così il presidente Nichi Vendola ha accolto a Bari la capitana del Mesagne Volley, Nneka Arinze, la pallavolista romana capitano della squadra Mesagne Volley (campionato B2), destinataria domenica 12 gennaio scorso di insulti razziali da parte di alcuni tifosi della squadra avversaria in una partita disputata a Montescaglioso (Matera). Intanto, la società di volley del Montescaglioso ha invitato le colleghe del Mesagne Volley nella loro città per un incontro di pacificazione. Nel frattempo ha presentato ufficialmente le proprie scuse con un documento. “La società Vis Severiana Montescaglioso – è scritto nel documento – intende, in primis, presentare le proprie scuse alla società del Mesagne Volley e, in particolare, al capitano della squadra destinatario d’insulti razziali da parte di alcune persone presenti al palazzetto nel corso dell’incontro disputatosi domenica 12 gennaio la società tutta è solidale nei confronti dell’atleta e condanna fermamente quanto accaduto impegnandosi, come già riportato, a individuare i responsabili affinché mai più prendano parte alle gare interne della propria squadra. Non riteniamo che la città di Montescaglioso ed i suoi abitanti, persone mosse da tale sentimento vergognoso ed ignobile. La società prende le debite distanze da coloro che tifosi non sono e che eventualmente si sono resi responsabili di tali ignobili offese ma allo stesso tempo le espressioni d’insulto rivolte da pochi “personaggi” non possono determinare accuse di razzismo a un’intera società e a un’intera città quando tutto il palazzetto era impegnato a sostenere e tifare la propria squadra”.
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