La Regione Puglia adotta nuovi linguaggi per parlare ai più piccoli di rispetto e comunità
La recrudescenza di episodi di aggressioni e violenze contro le donne, contro etnie diverse da quella italiana o persone con disabilità, di bullismo a scuola, ha imposto l’urgenza, se non addirittura l’emergenza, di promuovere un’educazione alla relazione e al rispetto, alla condivisione ed all’accettazione dell’altro.
E questo ha fatto la Regione Puglia con il bando “Puglia Capitale sociale 3.0”. Tra i progetti approvati spicca quello proposto dall’Associazione barese Perbene Aps che ha deciso di diramare tra i più piccoli le buone pratiche contro la violenza di genere, contro le discriminazioni di razza.
Il progetto è stato denominato “Per i minori perché nessuno è minore” ed è un’operazione multimediale orientata al coinvolgimento delle bambine, dei bambini e del mondo scolastico, al fine di attuare una protezione educativa contro ogni forma di discriminazione, xenofobia ed inciviltà.
Il percorso prende il via non solo dalla scuola ma anche dall’associazionismo, in modo da creare una rete virtuosa capace di formare ed incoraggiare un senso diffuso di uguaglianza. “Per i minori perché nessuno è minore” vuole pertanto proporre, attraverso un’incisiva campagna di sensibilizzazione, un percorso educativo multimediale innovativo e orientato ai più piccoli e ai più giovani al fine di diffondere giusti e corretti comportamenti di convivenza sociale.
Obiettivo è promuovere, attraverso il gioco e la comunicazione biunivoca, uno stile di vita paritario, che sia finalmente di scambio e non di diffidenza e che favorisca la valorizzazione degli individui e delle libertà nel contesto scolastico e sociale, incoraggiando il superamento di stereotipi, paure e diffidenze. Lo scopo è di incoraggiare bambine e bambini, adolescenti, insegnanti e -per estensione- genitori e familiari, a conoscere ed esplorare le differenze come risorse piuttosto che come barriere nei rapporti interpersonali, in modo da facilitare il dialogo interculturale e migliorare la sensibilizzazione della società sull’esistenza dell’antirazzismo e della lotta alle discriminazioni e contribuendo alla realizzazione di un importante quanto necessario riassetto di atteggiamenti e linguaggi.
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Ospedale “Di Venere” – Carbonara di Bari (sanita.puglia.it)
La recrudescenza di episodi di aggressioni e violenze contro le donne, contro etnie diverse da quella italiana o persone con disabilità, di bullismo a scuola, ha imposto l’urgenza, se non addirittura l’emergenza, di promuovere un’educazione alla relazione e al rispetto, alla condivisione ed all’accettazione dell’altro.
E questo ha fatto la Regione Puglia con il bando “Puglia Capitale sociale 3.0”. Tra i progetti approvati spicca quello proposto dall’Associazione barese Perbene Aps che ha deciso di diramare tra i più piccoli le buone pratiche contro la violenza di genere, contro le discriminazioni di razza.
Il progetto è stato denominato “Per i minori perché nessuno è minore” ed è un’operazione multimediale orientata al coinvolgimento delle bambine, dei bambini e del mondo scolastico, al fine di attuare una protezione educativa contro ogni forma di discriminazione, xenofobia ed inciviltà.
Il percorso prende il via non solo dalla scuola ma anche dall’associazionismo, in modo da creare una rete virtuosa capace di formare ed incoraggiare un senso diffuso di uguaglianza. “Per i minori perché nessuno è minore” vuole pertanto proporre, attraverso un’incisiva campagna di sensibilizzazione, un percorso educativo multimediale innovativo e orientato ai più piccoli e ai più giovani al fine di diffondere giusti e corretti comportamenti di convivenza sociale.
Obiettivo è promuovere, attraverso il gioco e la comunicazione biunivoca, uno stile di vita paritario, che sia finalmente di scambio e non di diffidenza e che favorisca la valorizzazione degli individui e delle libertà nel contesto scolastico e sociale, incoraggiando il superamento di stereotipi, paure e diffidenze. Lo scopo è di incoraggiare bambine e bambini, adolescenti, insegnanti e -per estensione- genitori e familiari, a conoscere ed esplorare le differenze come risorse piuttosto che come barriere nei rapporti interpersonali, in modo da facilitare il dialogo interculturale e migliorare la sensibilizzazione della società sull’esistenza dell’antirazzismo e della lotta alle discriminazioni e contribuendo alla realizzazione di un importante quanto necessario riassetto di atteggiamenti e linguaggi.
La recrudescenza di episodi di aggressioni e violenze contro le donne, contro etnie diverse da quella italiana o persone con disabilità, di bullismo a scuola, ha imposto l’urgenza, se non addirittura l’emergenza, di promuovere un’educazione alla relazione e al rispetto, alla condivisione ed all’accettazione dell’altro.
E questo ha fatto la Regione Puglia con il bando “Puglia Capitale sociale 3.0”. Tra i progetti approvati spicca quello proposto dall’Associazione barese Perbene Aps che ha deciso di diramare tra i più piccoli le buone pratiche contro la violenza di genere, contro le discriminazioni di razza.
Il progetto è stato denominato “Per i minori perché nessuno è minore” ed è un’operazione multimediale orientata al coinvolgimento delle bambine, dei bambini e del mondo scolastico, al fine di attuare una protezione educativa contro ogni forma di discriminazione, xenofobia ed inciviltà.
Il percorso prende il via non solo dalla scuola ma anche dall’associazionismo, in modo da creare una rete virtuosa capace di formare ed incoraggiare un senso diffuso di uguaglianza. “Per i minori perché nessuno è minore” vuole pertanto proporre, attraverso un’incisiva campagna di sensibilizzazione, un percorso educativo multimediale innovativo e orientato ai più piccoli e ai più giovani al fine di diffondere giusti e corretti comportamenti di convivenza sociale.
Obiettivo è promuovere, attraverso il gioco e la comunicazione biunivoca, uno stile di vita paritario, che sia finalmente di scambio e non di diffidenza e che favorisca la valorizzazione degli individui e delle libertà nel contesto scolastico e sociale, incoraggiando il superamento di stereotipi, paure e diffidenze. Lo scopo è di incoraggiare bambine e bambini, adolescenti, insegnanti e -per estensione- genitori e familiari, a conoscere ed esplorare le differenze come risorse piuttosto che come barriere nei rapporti interpersonali, in modo da facilitare il dialogo interculturale e migliorare la sensibilizzazione della società sull’esistenza dell’antirazzismo e della lotta alle discriminazioni e contribuendo alla realizzazione di un importante quanto necessario riassetto di atteggiamenti e linguaggi.
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