A Natale trionfa la tradizione, ma questo non vuol dire che le donne debbano sgobbare per tre giorni (Vigilia, Festa e Santo Stefano).
A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, ma anche più “servizievoli”.
Proviamo a fare un elenco di “buone pratiche”.
Non ci sono servizi ed attività divisi per genere
Gli uomini possono cucinare esattamente come le donne. E possono pure caricare la lavastoviglie o lavare a mano i piatti, i bicchieri e le posate. Così come possono apparecchiare e -soprattutto- sparecchiare, invece di buttarsi sul divano a smanettare col telefonino.
Evitiamo di giudicare il corpo altrui
La zia che non si vede da tanto tempo. La nipote che studia fuori. Il cugino tornato dall’America. Ecco, con loro e tutte e tutti quanti gli altri, evitiamo di emettere giudizi sui loro corpi. Inutile, in un giorno di festa, far notare la pancia, i peli sulle labbra, le braccia flaccide, le rughe incalzanti, i capelli bianchi. Ed evitiamo anche di dare di fronte a tutti consigli e rimedi per curare l’inestetismo. Piuttosto spertichiamoci in complimenti. Rendere felici il prossimo non ha prezzo.
Non ci sono giochi per maschi e giochi per le femmine
Il gioco è libertà e conoscenza. Come tale non può essere sottoposto a modelli stereotipati. Regalate ciò che le bambine ed i bambini hanno chiesto scrivendo la lettera a Babbo Natale, altrimenti, se non siete così in confidenza da ricevere la loro missiva, provate a regalare giochi neutri che vadano a sfruculiare la loro fantasia e creatività. Ideali i giochi di gruppo ed i kit scientifici, storici, geografici.
Insomma, anche a Natale, che trionfi la parità, la gentilezza, l’affettività e la buona predisposizione nei confronti del prossimo. In fondo Gesù questo ha predicato.
Con Puglia capitale Sociale regala gratuitamente la parità ai più piccoli con un quaderno didattico scaricabile gratuitamente dal sito internet: www.perbeneaps.it.
Si tratta di un album colorato ricco di giochi e passatempi per i più piccoli, ma allo stesso un utile strumento per avvicinarsi con leggerezza alla parità di genere, di razza e contro le inutili discriminazioni.
Un buon modo per migliorare l’approccio con l’altro è imparare a farlo sin dalla più tenera età, in modo che da grandi possa sembrare una cosa normale.
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Puglia e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. – “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n. D.Lgs. n. 117/2017)-Avviso PugliaCapitaleSociale 3.0”
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