Si chiude un incubo per un prenditore di Vieste, finito nel mirino di due estorsori. I carabinieri hanno arrestato Vincenzo Langi, 40enne, e Luigi Troiano, 25 anni, accusati di tentata estorsione in concorso e, per il solo Troiano, ricettazione di un’autovettura rubata e danneggiamento.
Le indagini sono partite nel mese di dicembre 2017, a seguito della denuncia da parte di un imprenditore di Vieste, dopo aver rinvenuto un cero votivo acceso su un mezzo di lavoro parcheggiato in un cantiere della sua impresa di costruzioni.
In breve tempo gli inquirenti hanno accertato che era in atto, da parte di Troiano e Langi, un tentativo di estorcere del denaro all’imprenditore impegnato in lavori edili nel comune di Vieste. I due, infatti, hanno posto in essere una serie di atti intimidatori volti a indurre la vittima in un tale stato di soggezione da costringerlo a pagare somme di denaro per poter lavorare tranquillamente e imporre un servizio di guardiania a mezzi e cantieri di lavoro.
Nel corso delle indagini si sono verificati anche altri episodi gravi di intimidazione ai danni dell’imprenditore e, anche in questo caso, le investigazioni hanno permesso di evidenziare la responsabilità a carico dei due indagati.
In particolare Troiano, utilizzando come “ariete” un’autovettura poi risultata rubata, si è scagliato nottetempo contro il cancello di casa dell’abitazione dell’imprenditore nonché sede dell’impresa edile, danneggiandolo seriamente, abbandonando poi il mezzo sul posto.
In un’altra occasione i due arrestati, a bordo di un’autovettura avrebbero anche tentato di investire l’imprenditore mentre passeggiava per Vieste con un amico, sfiorandolo alla schiena con lo specchietto retrovisore.
Infine, i due si sono presentati più volte nei pressi dell’abitazione dell’imprenditore, stazionandovi davanti, al fine di intimorire lo stesso e i suoi familiari e avevano svuotato un secchio di cenere sull’impasto di cemento di un cantiere.
Un altro cero votivo uguale al primo è stato infatti collocato nei pressi dell’abitazione di un collaboratore della stessa impresa edile, e sono stati danneggiati tre mezzi di lavoro appartenenti ad una cooperativa che stava effettuando dei lavori di manutenzione della rete idrica in Vieste, ma parcheggiati all’interno di un piazzale di proprietà dello stesso imprenditore vessato.
I risultati delle indagini dei Carabinieri sono stati valutati dal Pubblico Ministero di Foggia che ha richiesto al GIP l’emissione dell’ordinanza. I due hanno agito infatti con determinazione, spregiudicatezza e al tempo stesso lucidità, segni inequivocabili di una grande capacità organizzativa e di una grossa “esperienza” criminale, come sottolineato allo stesso GIP nell’ordinanza.
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