26 Aprile 2024 - Ore
Cronaca / Donna

Estetista uccisa, Regione chiede di costituirsi parte civile nel processo

Insieme ai familiari anche Giraffa Onlus e Safira Onlus

Per la prima volta La Regione Puglia si costituirà parte civile in un processo per femminicidio. E’ accaduto durante la prima udienza che si è tenuta dinanzi alla Corte di Assise di Bari per l’omicidio della 29enne italo-brasiliana Bruna Bovino, uccisa il 12 dicembre 2013 nel centro estetico che gestiva a Mola di Bari. Insieme ai familiari, alle associazione Giraffa Onlus e Safira Onlus, la Regione ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti dell’imputato, il 35enne Antonio Colamonico, ex amante della vittima. La Regione lo ha fatto sulla base della legge approvata nel luglio scorso sulla violenza di genere che, in uno degli articoli, stabilisce esplicitamente “la facoltà di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per femminicidio e atti di violenza nei confronti delle donne e dei minori”.
Alla richiesta si sono opposti i difensori dell’imputato che hanno chiesto anche di escludere dalle parti civili le associazioni antiviolenza, associandosi all’eccezione fatta dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dal pm Antonino Lupo. Nessuna eccezione preliminare sulla costituzione dei genitori della vittima e dell’ex compagno in qualità di tutore della figlia di 2 anni. La Corte si è riservata di decidere nella prossima udienza del 13 gennaio.
Dalla ricostruzione dei fatti, l’imputato avrebbe colpito la 29enne prima al capo e al volto e successivamente, con un paio di forbici, alla nuca, al collo e al torace, poi l’avrebbe strangolata, ed infine carbonizzato il corpo.

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