gioco
È divertente partecipare alla lotteria di fine anno ogni tanto o comprare qualche gratta e vinci per il proprio compleanno o tentare la fortuna in qualche casinò online non AAMS. Tuttavia, c’è una differenza tra comprare occasionalmente un biglietto della lotteria e tentare di incassare il proprio stipendio al casinò, specialmente se si utilizzano piattaforme come i siti non aams paypal che permettono transazioni sicure e veloci.
Il gioco d’azzardo problematico porta a una varietà di seri problemi personali e professionali, tra cui depressione, problemi economici, abusi domestici, frodi, furti e perdita dei beni. Nonostante il lavoro fatto dagli enti istuzionali sul fatto che il gioco possa provocare dipendenza questo è uno dei vizi più sottili che si debba affrontare perché dà l’illusione di soldi facili. Una dipendenza dal gioco d’azzardo può essere difficile da riconoscere, non solo per il giocatore, ma anche per la famiglia e gli amici che impiegano più tempo a rendersene conto. Spesso, i segnali non diventano evidenti fino a quando non si verifica la rovina finanziaria.
Il profilo del giocatore compulsivo
Non ci sono regole su chi potrebbe essere un giocatore patologico, tuttavia, sono disponibili statistiche che offrono alcune informazioni interessanti:
- gli adulti più giovani (18-25) sono più propensi a giocare ai videogiochi che a visitare i casinò. Si ritiene che i videogiochi siano un fattore chiave nel declino che l’industria del gioco d’azzardo ha affrontato.
- i biglietti della lotteria sono acquistati più frequentemente dalle persone tra i 19 e 45 anni.
- il bingo è popolare nella fascia demografica dei 40 anni e più.
- le slot machine sono più comunemente usate da chi ha tra i 50 e i 65 anni.
- per il gioco d’azzardo online, i numeri sono un po’ meno equilibrati tra i sessi, l’81% dei giocatori online sono uomini.
I segnali del gioco patologico
Sviluppare un’abitudine problematica di gioco d’azzardo non è dovuto alla genetica, non succede nemmeno per caso. Il gioco d’azzardo problematico si sviluppa da un principio psicologico chiamato Rinforzo a rapporto variabile.
Questo è quando le ricompense che stimolano l’umore sono variabili e imprevedibili. Il rinforzo a rapporto variabile è stato riconosciuto come un sistema che induce compulsioni. Per questo, ci sono segnali di avvertimento a cui si deve prestare attenzione.
Mentire in merito al gioco
Mentire per nascondere il proprio comportamento è un sintomo fondamentale di qualsiasi dipendenza, incluso il gioco d’azzardo. Quando il giocatore patologico è disposto a dire bugie alle persone attorno a sé, pur di non svelare la propria malsana passione per il gioco, dentro di sé sa che quello che sta facendo è sbagliato.
Il problema è che i giocatori patologici possono persino mentire a se stessi. La dissonanza cognitiva è il termine psicologico per descrivere individui che abbracciano attività non coerenti con i loro valori. Tutto questo crea del disagio psicologico per il dipendente. Logicamente questo dovrebbe impedirgli di giocare, ma la logica non si applica alle dipendenze. È per questo che un giocatore compulsivo inizia a mentire a se stesso.
Giocare più di quanto si possa perdere
Ci sono alcuni tipi di persone che riescono a giocare solo per divertimento o per occasioni sociali, ponendosi limiti al tempo e al denaro spesi per il gioco d’azzardo. Quando un giocatore inizia a scommettere più di quanto può permettersi di perdere, è un chiaro segno che ha perso la capacità di controllarsi. Il denaro non è l’unica cosa che un giocatore problematico è disposto a perdere; lavoro e relazioni prendono una priorità inferiore rispetto alla prossima scommessa.
Emozioni influenzate negativamente
Simile ad altre dipendenze, il gioco d’azzardo compulsivo è un meccanismo di coping. Anche chi sta giocando per sfuggire a una situazione brutta o stressante, l’atto del gioco d’azzardo susciterà comunque altre emozioni negative. Quando un giocatore patologico non gioca, il centro della ricompensa del cervello ha perso i neurotrasmettitori “di benessere” con la conseguenza che il giocatore sarà apatico, irritabile e infelice.
Ossessione per il gioco d’azzardo
Il controllo degli impulsi si è perso in tutti i giocatori patologici, risultando nell’ossessione per l’atto del gioco d’azzardo e la possibilità di vincere. In altre parole, anche se la persona non sta giocando, ci sta comunque pensando. Spesso ripensano alle scommesse passate, sia quelle indovinate che quelle perse, e a quello che si sarebbe potuto fare con i soldi vinti. La differenza è che queste vincite non riescono mai a fare, perché anche in caso di vittoria, i soldi vengono spesi per altro gioco d’azzardo. Questi pensieri ossessivi alla fine diventano invasivi e insopportabili per il giocatore.
I familiari pensano ci sia un problema
Come accennato in precedenza, di solito ci vuole un po’ di tempo per i familiari e gli amici per rendersi conto di un problema di gioco d’azzardo; quando lo fanno, è a causa del danno già fatto. Anche se fanno parte del cerchio familiare più stretto, è spesso difficile per un giocatore compulsivo credere a ciò che sente, perché ha mentito a se stesso per così tanto tempo. La famiglia offre una prospettiva unica sulle azioni e comportamenti; se esprimono preoccupazione, è ora di prestare seria attenzione a ciò che stanno dicendo.
Questi segnali ti aiuteranno a determinare se hai un problema di gioco d’azzardo, ma se sei ancora indeciso, il modo migliore per saperlo con certezza è semplicemente smettere. Non importa come giustifichi le tue azioni, non importa quali bugie racconti a te stesso per giocare di nuovo, se finisci per fare un’altra scommessa, allora è sicuramente il momento di cercare aiuto. Smettere di giocare non è un compito facile, spesso richiede il supporto dei propri cari, un programma di trattamento e il supporto di gruppo di altri giocatori problematici.
Riconoscere i sintomi del gioco patologico
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