29 Marzo 2024 - Ore
Enogastronomia

Teroldego, Lagrein e Nosiola: alla scoperta dei vitigni autoctoni del Trentino

Il Trentino-Alto Adige è una regione che vanta una tradizione storica per quanto riguarda il settore vitivinicolo. La particolare conformazione […]

Il Trentino-Alto Adige è una regione che vanta una tradizione storica per quanto riguarda il settore vitivinicolo. La particolare conformazione e ricchezza del territorio e le speciali condizioni climatiche fanno sì che proprio qui vengano prodotti vini d’eccellenza, ricchi di profumi e di note minerali uniche. Quali sono però i vitigni autoctoni che riescono a rappresentare al meglio questa straordinaria regione? Tra tutti i vini del Trentino, il Teroldego, il Lagrein ed il Nosiola della cantina Endrizzi meritano di essere provati proprio perché racchiudono tutto il meglio di questo territorio. Scopriamo insieme quali sono le loro caratteristiche e particolarità.

Teroldego Rotaliano: il re dei rossi trentini

Tra i vitigni autoctoni del Trentino più rinomati e pregiati troviamo senza dubbio il Teroldego Rotaliano: coltivato quasi esclusivamente nella Piana Rotaliana, è un vero e proprio punto di riferimento per i coltivatori della zona. Parliamo di un vitigno a bacca nera, dalla cui lavorazione nascono vini rossi molto intensi, profumati e strutturati: unici ed inconfondibili. Abbiamo citato la cantina Endrizzi perché specializzata in modo particolare nella coltivazione e lavorazione di questo vitigno: non a caso sono diverse le etichette che contemplano il Teroldego Rotaliano. Non parliamo solo del rosso classico e del rosato, ma anche della Riserva Leoncorno, di tutta la straordinaria linea Masetto e addirittura del DALIS Rosé. Quest’ultimo è il frutto dell’ultima generazione della famiglia Endrici: un vino moderno, aromatico e fresco in cui le note del Teroldego si fondono con quelle del Sauvignon Blanc.

Lagrein: il rosso fruttato del Trentino

Un altro dei vitigni autoctoni del Trentino che meritano sicuramente di essere provati è il Lagrein. Anche in questo caso parliamo di un vitigno a bacca nera in grado di esprimere al meglio le caratteristiche del territorio in cui viene coltivato. Il vino che ne deriva è di un colore rosso rubino brillante e sin dal profumo si riescono a distinguere note di viola e di frutti di bosco. Il Lagrein di Endrizzi appartiene alla linea classica e non potrebbe essere altrimenti. È un rosso decisamente fruttato, pieno ma al tempo stesso armonico ed equilibrato, che si accompagna benissimo agli affettati così come alle carni rosse, ai volatili e al formaggio dal sapore deciso come quello di montagna.

Nosiola: il vitigno a bacca bianca

Per quanto riguarda invece i vitigni autoctoni del Trentino a bacca bianca, merita sicuramente di essere menzionato il Nosiola, che riesce a dare il meglio di sé in abbinamento al Chardonnay e al Sauvignon Blanc. È quello che accade nello straordinario DALIS Bianco di Endrizzi: un vino dal colore giallo paglierino che si contraddistingue per il profumo intenso, in cui si riescono ad avvertire note di mela verde, ribes bianco, fiori di sambuco, buccia di cedro e miele. Il DALIS Bianco è un vino dal gusto fresco e pulito con un’acidità delicata ed un retrogusto davvero interessante.

La cantina storica Endrizzi riesce dunque ad interpretare appieno le straordinarie caratteristiche dei vitigni autoctoni del Trentino ed è anche per questo motivo che continua ad essere così apprezzata.

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