Il processo per ottenere l’annullamento di un matrimonio, sia civile che religioso, richiede procedure specifiche a seconda del tipo di unione e delle circostanze. Grazie all’avvocato divorzista Roma Antonietta Toscano analizziamo i casi principali.
Annullamento del matrimonio civile
Per chiedere l’annullamento di un matrimonio civile, è necessario rivolgersi a un avvocato. Se entrambi i coniugi sono d’accordo, possono presentare una richiesta congiunta che verrà approvata dal giudice, a condizione che rispetti la legge e tuteli eventuali figli minori. Se invece uno dei due non è d’accordo o ci sono altre complicazioni, si avvia un processo che può durare diversi anni, durante il quale verranno raccolte prove, ascoltati testimoni e condotte perizie.
Annullamento del matrimonio canonico
Nel caso del matrimonio religioso, è necessario rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto ecclesiastico. La Chiesa cattolica non annulla formalmente un matrimonio valido, perché lo considera un sacramento indissolubile. Tuttavia, in alcune situazioni è possibile ottenere una dichiarazione di nullità, che afferma che il matrimonio è stato invalido sin dall’inizio. Alcuni motivi potrebbero essere legati alla mancanza di intenzione di procreare o alla simulazione del consenso da parte di uno o entrambi i coniugi.
Requisiti per sposarsi
Per contrarre matrimonio, occorre rispettare alcuni requisiti: i futuri sposi devono avere almeno 18 anni (o 16 con permesso speciale), essere capaci di intendere e volere, non avere già un altro matrimonio in corso e appartenere a sessi diversi (per il matrimonio civile). Nel matrimonio canonico, oltre a questi requisiti, è necessario che i coniugi rispettino i principi della fede cattolica, come il proposito di avere figli e il rispetto della fedeltà reciproca.
Tipi di matrimonio
Esistono diverse forme di matrimonio: quello civile, celebrato davanti all’ufficiale di stato civile; quello concordatario, celebrato in chiesa e riconosciuto dallo Stato; il matrimonio canonico, che è valido solo per la Chiesa cattolica; e il matrimonio acattolico, celebrato da ministri di altre religioni, che ha validità civile se trascritto correttamente.
Motivi per l’annullamento
L’annullamento di un matrimonio civile può essere richiesto in presenza di ostacoli legali come l’età non adeguata o un precedente vincolo matrimoniale, oppure se ci sono vizi nel consenso, come l’errore sull’identità del coniuge o il matrimonio contratto sotto minaccia. Anche la simulazione può essere motivo di annullamento, come nel caso in cui il matrimonio sia stato celebrato solo per ottenere la cittadinanza.
Per il matrimonio canonico, invece, si può ottenere la nullità per vari motivi, tra cui la simulazione del consenso, il rifiuto di avere figli, il mancato rispetto della fedeltà o incapacità mentale, fisica o morale di uno dei coniugi al momento del matrimonio.
Conseguenze dell’annullamento
L’annullamento civile comporta che i coniugi riacquistano lo stato libero, cessando tutti gli obblighi matrimoniali come la convivenza e il sostegno reciproco. Non è previsto il mantenimento per il coniuge economicamente più debole, a meno che non fosse in buona fede, cioè ignaro delle cause di nullità. In questo caso, potrebbe ricevere un assegno per tre anni.
La dichiarazione di nullità del matrimonio religioso non ha effetti legali immediati in Italia. Per essere riconosciuta dallo Stato e avere validità anche civilmente, è necessario avviare un procedimento chiamato “delibazione”, che si svolge presso la Corte d’Appello.
Delibazione
La delibazione è il processo tramite il quale una sentenza ecclesiastica di nullità viene riconosciuta come valida dallo Stato italiano. Questo permette ai coniugi di essere considerati liberi anche dal punto di vista civile, così da potersi risposare. La Corte d’Appello non rivede le motivazioni religiose della nullità, ma verifica solo che siano rispettate le leggi italiane.
In conclusione, l’annullamento civile pone fine all’unione legalmente, mentre la nullità canonica fa sì che il matrimonio non sia mai esistito per la Chiesa. Tuttavia, affinché questo sia valido anche dal punto di vista legale, è necessaria una delibazione, che permette agli interessati di sposarsi nuovamente in modo regolare sia civilmente che religiosamente.
Come ottenere l’annullamento di un matrimonio
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