9 Ottobre 2025 - Ore
Cronaca

Dalla Puglia in Abruzzo per rubare impianti fotovoltaici: sette arresti

Recuperati mille pannelli solari, furgoni e gru rubate per un valore di mezzo milione di euro

Quindici ordini di custodia cautelare, di cui sette eseguiti e trenta indagati complessivi nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Lanciano, “Cavallo rovesciato”, che permesso di sgominare una banda dedita al furto di materiale fotovoltaico con sede in Puglia e basisti nella provincia di Chieti. Il blitz è stato condotto dalla compagnia di Lanciano con l’ausilio dei carabinieri dell’Arma territoriale di San Severo, Cerignola, Eboli e Crema.

Almeno sette i furti che hanno interessato vari comuni delle province di Chieti e Campobasso di cui le bande sono accusate a partire dal dicembre 2016. Il materiale recuperato, tra mille pannelli solari, furgoni e gru rubate, ha un valore stimato dagli investigatori in circa mezzo milione di euro. Secondo quanto emerso dalle indagini, la refurtiva veniva imballata e imbarcata nei porti di Napoli e Genova per il Marocco e la Romania paesi di origine dei componenti delle bande specializzate.

I primi sette arrestati sono: Slimahan Mahroussi, 36 anni, marocchino residente a Bomba, l’unico finito in carcere a Lanciano considerato uno dei basisti locali con Piero Caporale, 34 anni di Casoli, finito ai domiciliari. Sono stati posti ai domiciliari anche Marian Costantin Ludica, 20 anni, Samuel Mircea Costache, 20 anni, Adi Nicolae, 31 anni, Younes Nouri, 35 anni, tutti di Torremaggiore, e Hicham Douieb, 37 anni di Stornara.

I carabinieri proseguono l’attività alla ricerca dei latitanti, alcuni dei quali potrebbero essere rientrati nei loro paesi di origine sia in Nordafrica che in Romania.

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