Nuove proteste nell’area del gasdotto Tap, a Melendugno. La società incaricata della costruzione dell’opera ha eseguito le operazioni di potatura degli ulivi, che ricadono in alcuni terreni privati che sorgono nell’area del futuro cantiere della discussa condotta. L’azienda ha spiegato che i lavori rientrano “nella categoria delle buone pratiche agricole”, ma i cittadini hanno protestato contro l’arrivo dei mezzi pesanti nelle proprie campagne. Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine che hanno garantito il regolare svolgimento delle operazioni.
“Le caratteristiche delle potature – affermano dalla multinazionale – sono state approvate dalla Sezione Provinciale Agricoltura di Lecce della Regione Puglia e Tap sta via via provvedendo a informare i proprietari dei terreni interessati”. TAP ribadisce la propria disponibilità a illustrare sul campo la qualità delle pratiche agricole condotte a tutela degli ulivi e, in prospettiva, del paesaggio agrario, che sarà perfettamente ripristinato appena saranno conclusi i lavori di costruzione del gasdotto.
La versione della multinazionale non coincide con quella dei componenti del comitato No Tap, che ieri sono arrivati nelle campagne per impedire la potatura degli alberi. “Siamo entrati nelle campagne di tap e ci siamo appesi agli alberi – si legge sulla pagina Facebook del comitato -. Ci stanno trattando malamente”. Secondo i cittadini, Tap avrebbe intenzione di “aprire un nuovo cantiere lì dove ancora non hanno ottemperato alla prescrizioni”.
Intanto alcuni proprietari dei terreni occupati dai mezzi Tap sono pronti a denunciare l’accaduto alle autorità competenti.
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