Nella splendida cornice di San Domenico Maggiore a Napoli, si è svolta la Cerimonia del Premio Nazionale di Letteratura Pino Daniele.
Sul podio dei tre vincitori la scrittrice pugliese Daniela Baldassarra, che negli ultimi due anni sta raccogliendo consensi in ogni dove, con un’opera letteraria sui generis e provocatoria sul tema dell’amore come invenzione, e sulla solitudine umana. Uno stream of consciousness tutto al femminile, appassionato e struggente, che racconta due argomenti definiti “tabù sociali” dall’autrice.
“La solitudine è universale e soprattutto democratica, nessuno è esente da questo sentimento, ogni essere umano vive la sua personale solitudine, eppure difficilmente si ammette di essere o di sentirsi soli. Siamo intrappolati in una condizione di omertà rispetto a questo, al punto da accontentarci di compagnie di comodo o, peggio, al punto di “farci piacere” qualcuno pur di sentirci coinvolti in una relazione interpersonale, di qualunque natura”.
Un racconto complesso e maturo che ha conquistato la Giuria del Premio, confermando Daniela Baldassarra come una delle voci più interessanti del nostro territorio.
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