Con il sindacato – ha aggiunto Emiliano – abbiamo tenuto insieme la crescita economica con i diritti delle persone. La questione salariale è decisiva, insieme al problema della disoccupazione e a un fenomeno ancora più pericoloso: quello di chi lavora senza speranza e prospettiva”.
“La legalità è sempre stato per noi un elemento centrale – ha proseguito -. Non è semplice per chiunque gestisca gruppi di uomini controllare le loro attività personali senza disporre dei mezzi che ha l’autorità giudiziaria. Se la Puglia oggi è un Sud con profili di particolare speranza dipende anche dal fatto che per noi quella per la legalità è una battaglia fondamentale”.
“Abbiamo investito 30 milioni di euro dal bilancio ordinario per il recupero delle liste di attesa – ha detto – Avevamo 300mila prestazioni in arretrato dal marzo scorso e 40mila interventi chirurgici, erano l’eredità drammatica del covid: nella verifica fatta a Roma pochi giorni fa questi numeri sono stati abbattuti come previsto del 70 per cento. Con lo stanziamento dei 30 milioni di euro contiamo di recuperare al più presto gran parte di questo delta”.
Il presidente ha anche affrontato il tema delle crisi industriali, questione che la Regione segue attentamente al fianco del sindacato attraverso la Task force per l’occupazione.
Ha concluso il suo intervento ribadendo la “più totale solidarietà alle donne e agli uomini della Cgil per gli attacchi nazifascisti no vax”.
A margine dell’intervento, rispondendo alle domande dei giornalisti sull’autonomia differenziata, Emiliano ha affermato: “Non dovrebbe essere questo il momento di parlare dell’autonomia, purtroppo una parte della maggioranza di governo ha una fretta probabilmente collegata alle elezioni in Lombardia. Nulla vieta in linea di principio di dare più potere alle Regioni, ma se questo meccanismo alla fine determina confusione, ingiustizia, diseguaglianza, evidentemente si commetterebbe un errore gravissimo”.
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