C’è un’altra indagata nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei fondi concessi all’Associazione antiracket Salento. Letizia Miglio, 67enne di Grosseto, avrebbe spiegato a Maria Antonietta Gualtieri (presidente dell’associazione) quali erano le linee guida dei nuovi progetti finanziati dal ‘Pon Sicurezza’. L’ipotesi di reato è corruzione per l’esercizio della funzione.
Le indagini degli inquirenti hanno accertato che la presidente della associazione creò un fondo nero per corrompere i funzionari romani che decidevano sul futuro dell’associazione. Il denaro utilizzato era versato dai collaboratori. Tuttavia la Miglio non sarebbe stata corrotta in nessun modo dall’associazione antiracket salentina.
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