L’amministrazione comunale, aderendo alla campagna di ANCI e dell’associazione Toponomastica femminile “8 marzo, 3 donne, 3 strade”, finalizzata a sanare il gap di genere nella toponomastica, intende rendere omaggio a otto donne che hanno rappresentato, ciascuna per la sua storia, modelli di impegno politico e civile, eccellenze nel campo dell’arte e della cultura e vittime della violenza di genere e criminale.
Con la delibera approvata questa mattina dalla giunta comunale, la città di Bari, perciò, si appresta ad intitolare otto spazi pubblici, presentati questa mattina in conferenza stampa, a Palazzo di Città, dal vicesindaco e assessore alla Toponomastica Eugenio Di Sciascio, dalle assessore comunali e da consigliere comunali e municipali.
Di seguito, le otto donne cui saranno intitolate strade e spazi pubblici della città di Bari:
Marielle Franco
(1979-2018)
Politica e sociologa brasiliana, attivista per i diritti umani e delle persone lgbt che si è battuta in prima linea per denunciare gli abusi della polizia e per difendere i diritti delle donne nere e dei giovani delle favelas. Consigliera comunale a Rio de Janeiro, Presidente del comitato delle donne del consiglio comunale, è stata uccisa all’età di 38 anni a Rio de Janeiro.
La città di Bari intende dedicare la “Biblioteca di comunità”, situata nel parco “Lascito Garofalo” – Municipio V -, a Marielle Franco.
Maria Celeste Nardini
(1942-2020)
Già parlamentare e attivista, animata da passione civile e impegno in favore dei più fragili, degli ultimi e dei diritti delle donne.
La città di Bari, in conformità con la decisione della giunta comunale e del Municipio I, intende intitolare il giardino situato nella zona pedonale ex via Martiri D’Otranto – Municipio I – a Maria Celeste Nardini.
Chiara Fumai
(1978-2017)
Giovane artista conosciuta e apprezzata come una eccellenza assoluta nel panorama dell’arte contemporanea italiana, raggiungendo grande fama internazionale.
La città intende dedicare l’area a verde situata in piazza Eroi del Mare, nel triangolo composto da piazza degli Eroi, lungomare di Crollalanza e dal tratto oltre via Giuseppe Bozzi – Municipio I – a Chiara Fumai, in conformità con la decisione della giunta comunale.
Mariolina De Fano
(1940-2020)
Considerata una “pietra miliare” del teatro barese, artista sensibile, capace di incarnare la baresità con tutte le sue contraddizioni, fin dall’inizio della sua quarantennale carriera, ha saputo conquistare la simpatia e l’affetto dei baresi. Il suo talento e la sua professionalità l’hanno proiettata nel panorama della cinematografia nazionale.
La città di Bari intende dedicare un palco del Teatro Comunale Niccolò Piccinni a Mariolina De Fano.
Sabina Anemone
(1913-2004)
Prima donna a conseguire la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari, specializzandosi in pediatria. Dal 1940, per tutto il periodo bellico, svolse la sua attività presso l’Ospedale Sanatorio Cotugno, curando i bambini affetti da tubercolosi, e prestando, nel contempo, visite gratuite alle mamme in difficoltà presso l’ambulatorio La goccia del latte, suscitando riconoscimenti ed ammirazione da parte di tutta la comunità barese. Direttrice del reparto infettivi dell’Ospedaletto dei Bambini, nel 1971 diventò insegnante di Igiene e Anatomia all’Istituto Tecnico Femminile di Bari fino al raggiungimento della pensione. Morì a Bari all’età di 91 anni.
La città di Bari, in conformità con la decisione della giunta comunale, intende intitolare il tratto iniziale di via Michele Garruba, da piazza Cesare Battisti a via De Rossi -Municipio I – a Sabina Anemone.
Norma Cossetto
(1920-1943)
Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dalle truppe titine, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Medaglia d’oro al merito civile per la luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio.
Il Consiglio comunale, il 25 maggio 2020, ha approvato all’unanimità la proposta di intitolazione di una via cittadina nelle vicinanze del Villaggio Trieste – Municipio III – a Norma Cossetto.
Maria Colangiuli
(1930-2000)
Vittima innocente, colpita a morte da un proiettile vagante mentre era all’interno della sua casa, durante una sparatoria per strada tra gruppi criminali rivali.
La città di Bari, in conformità con la decisione della giunta comunale, intende intitolare dell’area a verde prospiciente via Vincenzo Ricchioni, tra via Nicola Leotta e via Riccardo Ciusa – Municipio III – a Maria Colangiuli.
Caterina Susca
(1953-2013)
Mamma e donna esemplare, nata e vissuta nella città di Bari, l’11 novembre del 2013 non è sopravvissuta all’aggressione e alla violenza feroce, perpetrata a suo danno da un brutale assalitore.
La città di Bari, su proposta della Commissione consiliare speciale permanente delle Pari Opportunità, intende apporre, in prossimità di un albero presso il parco “Rossani”, una targa in memoria di Caterina Susca e di tutte le donne vittime di violenza.
A questo link è disponibile la mappa dei nuovi toponimi.
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