Gli agenti della polizia di Bari hanno arrestato due dei quindici trafficanti di clandestini con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla permanenza illegale di clandestini nel territorio italiano e al successivo ingresso in paesi esteri, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a scopo di lucro, uso di documentazione falsa, corruzione di incaricato di pubblico servizio, falso ideologico in atto pubblico ed indebito uso di canali finanziari.
Abdirahman Ilmi Barkhad, di 32 anni, e Abdelkader Jamia, di 34 anni, erano sfuggiti al blitz degli agenti effettuato lo scorso 10 maggio.
Il 32enne è stato rintracciato dagli agenti della Questura di Bari in un piccolo paese nelle vicinanze di Francoforte dove, con la collaborazione delle autorità di polizia tedesche, è stato arrestato in esecuzione del mandato d’arresto europeo emesso a Bari. Il ragazzo si occupava di fornire assistenza logistica ai migranti in transito che avevano pagato le somme di danaro necessarie per proseguire i loro viaggi verso gli Stati del nord Europa.
Il 34enne invece è stato individuato a Torino. Secondo le investigazioni, il ragazzo si sarebbe distinto con ruoli verticistici in seno all’associazione capeggiata da Hussein Ismailolhaye: lo avrebbe supportato nella gestione delle banche ‘on line’ illecite in cui confluivano le somme pagate dai parenti dei migranti somali per finanziare i viaggi di questi ultimi verso le destinazioni finali.
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