15 Ottobre 2024 - Ore
Cultura e Spettacolo

BARI: BAGLIORI, TRENTATRÉ SPETTACOLI COMPONGONO LA NUOVA STAGIONE DEL KISMET

IN PROGRAMMA FINO A MAGGIO

Bagliori è il tema della Stagione 2023.24 del Teatro Kismet di Bari, con la direzione artistica di Teresa Ludovico. Da ottobre a maggio il palcoscenico dell’Opificio per le Arti accoglie 33 spettacoli con tante straordinarie artiste e registe come Emma Dante, Mariangela Gualtieri, Chiara Guidi, Sabina Guzzanti, Silvia Gallerano, Sara Bevilacqua, Caterina Filograno, Silvia Calderoni dei Motus e Lucia Zotti. Una programmazione che conta eccellenze della scena contemporanea, compagnie storiche, interpreti apprezzati anche sul grande schermo e produzioni Teatri di Bari. A Lucia Zotti, tra le fondatrici storiche del Kismet, sarà dedicato un omaggio che la vede protagonista degli spettacoli che inaugurano e concludono la programmazione serale, oltre a due appuntamenti dedicati alle famiglie. Uno speciale che riassume il percorso di una poliedrica artista.

La Stagione ‘Bagliori’ del Teatro Kismet è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia (Avviso Custodiamo la cultura in Puglia – Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali) e del Comune di Bari.

Ad aprire gli spettacoli serali a ottobre è 4000 miglia (produzione Mamimò – Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro nazionale), adattamento del celebre spettacolo che ha debuttato nel 2011 al Lincoln Center Theater di New York in cui l’incontro tra i due esuberanti protagonisti – una nonna 91enne, interpretata da Lucia Zotti e un hippie contemporaneo, interpretato da Alessio Zirulia – porterà a un’inaspettata complicità. La vita di un artista italiano che ha saputo ritrarre la realtà nei suoi dipinti fino quasi a farle prendere vita, è al centro di Caravaggio. Di chiaro e di oscuro, nuovo progetto che vede il ritorno del sodalizio artistico tra Francesco Niccolini e Luigi D’Elia. Lo spettacolo, diretto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, è una produzione Teatri di Bari, Mesagne Capitale Cultura di Puglia 2023 – Umana Meraviglia, Compagnia INTI e Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi. Si prosegue poi con La merda: Silvia Gallerano in un flusso di coscienza sulla condizione umana di Cristian Ceresoli; uno spettacolo che ha vinto l’Oscar del teatro europeo e conquistato successi di pubblico e critica in tutto il mondo. La Stagione 2023.24 segna il gradito ritorno di Emma Dante al Kismet con Il tango delle capinere. La danza della vita di due innamorati sulle note di vecchie canzoni, che compongono sul palco un mosaico di ricordi che rende più sopportabile la solitudine di una donna giunta nell’ultima fase della vita. Dicembre si apre con un caposaldo del teatro di Eduardo De Filippo, Natale in casa Cupiello, in un originale allestimento diretto da Lello Seraocon l’uso di maschere e pupazzi, a 92 anni dal suo debutto al Teatro Kursaal di Napoli. Un racconto sulla fragilità umana, sulla diversità e sull’accettazione di sé, è La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, testo di Alberto Fumagalli segnalato come Miglior spettacolo nell’edizione 2020 del Roma Fringe Festival, ma c’è anche grande attesa per il rito sonoro della poetessa Mariangela Gualtieri con la guida di Cesare Ronconi. A 18 anni dal debutto di uno degli spettacoli più memorabili del Teatro Valdoca, Paesaggio con fratello rotto, ritroviamo una performance che unisce versi e suoni nel paradigma di un ‘incanto fonico’ che è momento di disvelamento per il pubblico. A chiudere gli spettacoli del 2023 è l’ormai affermato talento comico di Giuseppe Scoditti, che omaggia un grande regista italiano con Paolo Sorrentino vieni devo dirti una cosa, produzione Teatri di Bari che ha debuttato lo scorso anno proprio al Kismet.

Il 2024 si apre con La Ferocia, coproduzione Teatri di Bari con SCARTI – Centro di produzione Teatrale d’Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Tetrale, LAC Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival e Teatro Nazionale di Genova: Michele Altamura e Gabriele Paolocà dirigono l’adattamento dell’omonimo romanzo di Nicola Lagioia vincitore del Premio Strega nel 2015, in cui si mette in scena un bestiario sull’incapacità di reprimere l’istinto di prevaricazione, a partire dalla misteriosa morte di Clara, trovata nuda e ricoperta di sangue sotto a un autosilo. Kampai!, atto teatrale curato da Carlo Bruni, ricerca la ritualità perduta del commiato, privilegiando l’azione coreografica alla parole. In Salveremo il mondo prima dell’alba, nuova produzione Carrozzeria Orfeo, il regista Gabriele Di Luca indaga il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi, paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti. Protagonista de Le cinque rose di Jennifer – coproduzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini – è un travestito romantico che abita in un quartiere popolare della Napoli degli anni ’80. A interpretarlo è Daniele Russo, affiancato da Sergio Del Prete nell’allestimento diretto da Gabriele Russo che restituirà tutta la malinconia del testo originale scritto da Annibale Ruccello, senza sacrificarne l’irresistibile umorismo. Spettacolo proposto in doppio appuntamento per la Stagione serale e per quella dedicata al giovane pubblico del Teatro Kismet è Edipo. Una fiaba di magia. Il mito greco rinasce nel testo di Chiara Guidi – cofondatrice assieme a Romeo Castellucci, Claudia Castellucci e Paolo Guidi della Societas Raffaello Sanzio – e Vito Matera, ricollegandosi ai culti di fertilità delle antiche civiltà dei fiumi: la vecchia madre terra accoglie nel suo grembo il giovane seme che vi penetra per nascondersi, dormire e generare un frutto.

Un dispositivo metateatrale molto originale, che nel confronto con il pubblico crea occasioni comiche esilaranti, è al centro di Le verdi colline dell’Africa. A ‘guidare’ lo spettacolo sono due volti molto conosciuti del piccolo e grande schermo: Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi. Il racconto del divino che si fa uomo, tra sacro e profano, accomuna Kristo. Quadri di dubbia saggezza e Barabba. Il primo, con la regia di Roberto Zappalà, racconta la storia di un uomo che si crede Cristo, dotato di autoironia e di dubbi, un poco smemorato e anche vanitoso. Massimo Trombetta sul palcoscenico dialoga non solo con chi è in scena, ma anche con gli oggetti, che utilizza e distrugge a suo piacimento. In Barabba, testo del compianto drammaturgo Antonio Tarantino messo in scena dalla regista Teresa Ludovico, Michele Schiano di Cola è ‘l’altro Gesù’, Gesù Barabba appunto, che nella sua prigione di ferro verticale compie il suo percorso di redenzione rimanendo sempre perfettamente umano. Suggestiva anche la messa in opera di Madre, spettacolo dove convivono linguaggi diversi – vocale, musicale e creativo – in una performance artistica che nasce sul momento, di fronte agli spettatori. Ermanna Montanari, attrice e autrice, Stefano Ricci, pittore e illustratore, Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista, danno così vita al dialogo tra una madre caduta in un pozzo e un figlio che fa di tutto per aiutarla a tornare in superfice.

La giustizia, ricercata ma non sempre ottenuta, lega poi due spettacoli in scena a marzo al Kismet. Fine pena ora, adattamento dell’omonimo libro di Elvio Fassone, racconta la notte insonne prima dell’ennesima udienza per la libertà condizionale di Salvatore, esponente della criminalità organizzata che per 34 anni ha avuto una corrispondenza dal carcere con il giudice che l’ha condannato. La stanza di Agnese è invece incentrato un magistrato simbolo della lotta ai clan, Paolo Borsellino, attraverso gli occhi della moglie Agnese, interpretata da Sara Bevilacqua, svelando anche la quotidianità del privato, di un marito e padre amorevole, mentre venti di morte si affacciavano all’orizzonte. In L’ultimo animale (Elsinor) la regista Caterina Filograno si confronta con un testo sull’amicizia, la fiducia ed il tradimento. Un’indagine sulla natura ed i confini di un tipo di rapporto che, come tutti i rapporti d’amore, sfocia inevitabilmente in una relazione di potere. Aprile si apre invece con il ritorno al Kismet della Compagnia Motus: Frankenstein (a love story) è il nuovo spettacolo messo in scena da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Un progetto mostruoso composto dalla cucitura di diversi episodi e dal desiderio di ridare vita all’inanimato, galvanizzandolo, scomponendo e ricomponendo pezzi letterari del libro che Mary Shelley scrisse a 19 anni. Si prosegue poi con due amate produzioni Teatri di Bari: Il malato immaginario ovvero Le Molière imaginaire, adattamento della storica commedia di Molière della regista Teresa Ludovico, dove Augusto Masiello e Marco Manchisi danno vita al comico contrasto tra il malato immaginario e la servetta della casa. Quanto basta, con la regia di Alessandro Piva, invece, apre una poetica finestra sulla quotidianità di un’anziana coppia, interpretata da Lucia Zotti e Paolo Sassanelli. A chiudere la Stagione serale a maggio è invece l’evento speciale Bestia da stile, con sostegno del Comune di Bari: un adattamento del dramma di Pier Paolo Pasolini a firma di Andrea Cramarossa.

La programmazione 2023.24 al Kismet guarda poi ai più giovani con la Stagione Famiglie a teatro: dieci spettacoli per tutte le età che passano dalle storiche produzioni Teatri di Bari (Il gatto e gli stivali e Ahia!) alle storie ispirate dalle fiabe immortali, come Caro Lupo, o dai romanzi per l’infanzia, come Streghe o L’orso felice. Non mancano trasposizioni legate alla letteratura come Il fantasma di Canterville e Edipo. Una fiaba di magia. Tra le proposte dedicate alle nuove generazioni anche La Burla, Cento Cenerentole e Nunc.

Iniziative che abbracciano tutti i linguaggi artistici, anche quello letterario. Nell’annualità 2023.24 sarà infatti proposta anche una rassegna letteraria a cura del presidente onorario di Teatri di Bari, Nicola Lagioia, e il contest letterario 2024 battute per un anno di teatro, il cui incipit sarà firmato dallo scrittore Premio Strega Mario Desiati. Il Teatro Kismet ospiterà poi ogni mese un’opera diversa di Agnese Purgatorio, artista insignita nel 1994 del Premio European Kodak Panorama, che in carriera è stata chiamata a esporre in tutta Italia e in mostre all’estero, tra cui New York, Algeri e Novosibirsk. Racconta con delicatezza temi attuali ed estremamente controversi, come il ruolo delle donne nella società, la marginalità degli ultimi, i conflitti sociali, i migranti e le guerre.

Si rinnova la collaborazione con l’associazione culturale Un panda sulla luna, che gestisce anche una libreria a Terlizzi: nel foyer sarà presente uno stand dove gli spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere.

I biglietti della Stagione 2023.24 ‘Bagliori’ partono da un prezzo di 14 euro, disponibili al botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) e online sul circuito Vivaticket. Previsti anche abbonamenti a prezzi agevolati per la programmazione serale e pomeridiana, oltre che per specifiche combinazioni di spettacoli, ad esempio  l’omaggio a Lucia Zotti. Per informazioni si può chiamare il botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F) al numero 335 805 22 11. La Stagione completa disponibile sul sito www.teatridibari.it.

 

 

 

© Riproduzione riservata

Altro in Cultura e Spettacolo

Ultimi correlati per tag

Altri Articoli di

Menu