Ventisette spettacoli. Protagonisti i più importanti interpreti della scena teatrale contemporanea, capaci di attraversare linguaggi artistici, generi e temi alla ricerca di un significato.
Sono gli Attraversamenti che compongono la Stagione teatrale 2024.25 del Teatro Kismet, con la direzione artistica di Teresa Ludovico per Teatri di Bari, rivolti a un pubblico adulto e a tutta la famiglia. In scena in uno spazio come quello dell’Opificio Per le Arti, rinnovato dal punto di vista dell’ecosostenibilità, senza alcuna barriera architettonica, dotato di parcheggio, e di un ampio foyer con il Kismet Cafè.
Stagione serale
Ad aprire la Stagione serale il 19 e 20 ottobre è la nuova coproduzione di Compagnia del Sole e Teatri di Bari, tratta da un romanzo di Paolo Comentale: Quando le stelle caddero nel fiume. Flavio Albanese, Augusto Masiello ed Edoardo Epifani nel racconto di una delle azioni più riprovevoli della storia d’Italia: il massacro messo in atto dalle truppe coloniali italiane in Africa nel 1937.
Il 9 e 10 novembre sul palcoscenico del Kismet ritroviamo una delle voci più intense del teatro contemporaneo: Danio Manfredini, con una versione rinnovata del suo memorabile spettacolo Cinema Cielo, coproduzione Sardegna Teatro e Teatri di Bari, ambientato nell’omonima sala cinematografica milanese a luci rosse, le cui porte oggi sono chiuse. Un luogo che si fa lente di ingrandimento su un’umanità per la quale il sesso è bisogno, evasione, merce, voglia di compagnia e fantasma d’amore.
Anteprima regionale il 23 e 24 novembre per l’adattamento dell’ultimo romanzo di Roberto Saviano, Cuore puro. Favola nera per camorra e pallone. Protagonisti tre ragazzini che vengono assoldati come vedette nella Napoli ferita dalla camorra: il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza ed avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto, costantemente divisi tra la passione per il calcio e i soldi facili della delinquenza.
Dicembre si apre con un altro debutto pugliese, un nuovo connubio artistico tra il regista drammaturgo argentino Claudio Tolcachir e l’attrice Valentina Picello, già fianco a fianco nello spettacolo che ha aperto la Stagione 2022.23 del Kismet, Edificio 3. Anna Cappelli, coproduzione Carnezzeria, Teatri di Bari e Fondazione Teatro di Roma, è un testo di Annibale Ruccello che indaga sul ruolo della donna nel tempo.
Con umorismo pungente e assurdo questa pièce ci conduce attraverso i labirinti della mente di un personaggio inconsueto, pieno di contraddizioni. Segue, il 21 e 22 dicembre, Qualcuno morirà, maratona teatrale in sei episodi con Nunzia Antonino, Michele Cipriani, Valentina Gadaleta, Augusto Masiello e William Volpicella, dove è il pubblico a essere parte attiva delle indagini per un omicidio.
DragPennyOpera (11 e 12 gennaio) è uno spettacolo che guarda alle contraddizioni del presente attraverso la lente di una storia cruda e violenta, ingaggiando il pubblico in un gioco pericoloso e seducente, guidato dalle Nina’s Drag Queens.
Nel 50esimo anniversario della scomparsa di uno degli intellettuali più ‘controcorrente’ del Novecento, Marco Martinelli ed Ermanna Montanari del Teatro delle Albe celebrano la figura di Pier Paolo Pasolini in Pasolinacci e Pasolini. Quattro movimenti di ascolto (18 gennaio). Sul palcoscenico ne raccontano la loro personale visione e di come la sua poesia e il suo cinema abbiano illuminato il loro teatro.
Il 25 e 26 gennaio gli Attraversamenti proseguono con un modern musical comedy: Family. Dopo ‘Supermarket’, l’autore e regista Gipo Gurrado aggiunge un tassello al suo personale attraversamento in parole e musica delle nevrosi e disfunzionalità del mondo di oggi, raccontando problemi, fraintendimenti e aspettative di una famiglia che assomiglia a quella di tutti noi.
Altro atteso ritorno di una regista che raccoglie dalla tradizione letteraria per raccontare il contemporaneo: Emma Dante con Re Chicchinella (1 e 2 febbraio) chiude la trilogia teatrale ispirata da ‘Lo cunto de li cunti’ di Giambattista Basile con la storia di un re malato, solo e senza più speranze, circondato da una famiglia anaffettiva e glaciale che ha un solo scopo, ricevere un uovo d’oro al giorno.
L’animale vive e si nutre, divorando lentamente le viscere del re, fino a quando non si scopre che per il mondo il re e la gallina sono la stessa cosa.
Giuseppe Scoditti, apprezzato talento comico che si è formato al Kismet dove ha debuttato con i suoi spettacoli, con Dario Aita interpreta un killer che attende istruzione sulla vittima designata in uno dei testi più emblematici di Harold Pinter: Il calapranzi (15 e 16 febbraio).
Rosario Lisma, apprezzato attore dal pubblico del Kismet nel recente ‘Edificio 3’, propone il 22 febbraio Giusto, il suo nuovo lavoro prodotto da Fondazione Luzzati Teatro della tosse. Un monologo surreale, buffo e dolente di una diversità che ci spiega così: “Ho scritto Giusto con l’intento appassionato di riscattare gli invisibili della nostra società contemporanea sempre più competitiva e arrabbiata. Il mio eroe è come un fiore delicato e luminoso in una discarica comica di individualismo sfrenato”.
Individualismi che connettono anche i componenti della famiglia Salvemini nell’adattamento teatrale di Vicoquartomazzini del romanzo Premio Strega 2015 di Nicola Lagioia, La ferocia, in scena a inizio marzo. La coproduzione Teatri di Bari è una tragedia contemporanea che muove la fila dalla morte della figlia del costruttore Vittorio Salvemini, Clara, trovata ricoperta di sangue sulla strada provinciale che collega Bari a Taranto.
Una donna su cui pesano i giudizi degli altri, che non può sentirsi libera con il suo corpo, come il personaggio interpretato dalla giovane e talentuosa Lucia Raffaella Marianiin Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione (8 marzo). Spettacolo in cui con il pubblico si inscena un insolito concorso di bellezza, metafora del conflitto tra lo sguardo del mondo sul proprio corpo e la bambina che ogni donna è dentro.
Chi sono io se non sono io? È la domanda da cui muove il rocambolesco adattamento di Teresa Ludovico dell’Anfitrione (22 marzo) di Plauto dove, tra musica, balli e gag, si analizzano i temi dell’identità fittizia, del furto d’identità e della perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale.
La programmazione di marzo si chiude con L’arrago. Storia di una baby gang, nuova produzione Teatri di Bari con la regia di Gianpiero Borgia. Christian Di Domenico si fa narratore della storia di una banda di amici, o gang di bulli, che dir si voglia, della violenza mitizzata e praticata che si portano dentro e di quella di un mondo adulto e sordo che pensa di poterli curare senza saper ascoltare.
Una delle più celebri tragedie di William Shakespeare rivive attraverso le marionette in uno straordinario omaggio a Eduardo De Filippo, nel quarantunesimo anniversario della sua morte. Fu proprio Eduardo a tradurre e prestare la voce a questa versione de La tempesta, nell’allestimento di Carlo Colla & Figli che il 12 aprile chiude la Stagione serale 2024.25 del Teatro Kismet.
“La forza poetica del grande autore partenopeo – spiega l’illustre Compagnia marionettistica lombarda – nel restituire, attraverso la ricchezza del linguaggio napoletano, la dimensione popolare di un testo ormai visitato e rivisitato da interpretazioni filosofiche e intellettuali appare il punto di raccordo più intenso e più concreto con il teatro di marionette che rende tangibile il mondo della fantasia attraverso magie e incantamenti scenici”.
Famiglie a teatro
Gli Attraversamenti al Kismet guardano anche ai più giovani con la Stagione Famiglie a teatro: 11 spettacoli pensati per un pubblico che spazia dalla prima infanzia – come Làqua, Premio Eolo Award Miglior Spettacolo 2024 – all’adolescenza.
In scena le note produzioni Teatri di Bari (Ahia!; Kirikù e la strega Karabà), nuovi punti di vista su fiabe, leggende (Bella bellissima; Ti vedo. La leggenda del Basilisco; Lo specchio della regina), romanzi e scrittori immortali (La favola di Peter; Jack, il ragazzino che sorvolò l’oceano; Kafka e la bambola viaggiatrice). Infine storie che ci stupiranno con particolari effetti scenici (The Barnard loop; Soqquadro).
Teatro e letteratura dialogano nella programmazione al Kismet: ritroveremo gli appuntamenti della rassegna letteraria con intellettuali e scrittori, curata dal presidente onorario di Teatri di Bari, Nicola Lagioia, oltre a 2025 Battute per un anno di teatro, il contest letterario il cui incipit è firmato quest’anno dalla scrittrice Chiara Valerio. Spazio anche alla formazione teatrale con la proposta dei Kismet Lab per bambini e adulti fino a giugno.
L’immagine scelta per la Stagione 2024.25 del Teatro Kismet è di Mario Brambilla, fotografo e art director, realizzata con tecniche miste di AI generativa e fotografia. Fa parte di un progetto dell’autore sul tema della “leggerezza”, ispirato alle ‘Lezioni Americane’ di Italo Calvino e intesa come assenza di gravità (il velo) rispetto ai fardelli dell’animo umano rappresentati dalle stanze fatiscenti con carte da parati strappate.
Si rinnova la collaborazione con l’associazione culturale Un panda sulla luna (che gestisce anche una libreria a Terlizzi): nel foyer gli spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere.
Botteghino
Sono previste formule di abbonamento per tutta la Stagione o per una parte degli spettacoli in programmazione, oltre a speciali agevolazioni per aziende, enti e associazioni convenzionate.
Il botteghino è attivo dal martedì al venerdì ore 10.30 – 12.30 | 16.30 – 19. Per informazioni: 080 579 76 67 – 335 805 22 11 | botteghino@teatrokismet.it.
La Stagione 2024.25 è organizzata dal TRIC Teatri di Bari con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Bari; di importanti aziende del territorio come Serveco, Planetek, Sud Sistemi e Progeva; del supporto, concreto e morale, dei cittadini-spettatori soci dell’Associazione Amici del Kismet.
“Il teatro mette in scena la vita e ci porta a guardare in faccia la realtà. Anche quella che, per paura o per pigrizia, saremmo tentati di ignorare – spiega l’assessore alla Cultura della Regione Puglia, Viviana Matrangola -.
La stagione teatrale del Kismet, quest’anno, ci accompagna in un percorso di “Attraversamenti” che, invece, ci obbligano a fare i conti con tutto questo: dalla memoria dolorosa del passato coloniale del nostro Paese alla morsa delle mafie sui giovani delle periferie, dalle relazioni disfunzionali ai rischi delle seduzioni dell’età contemporanea. Insomma: un percorso di consapevolezza che, attraverso il linguaggio del teatro, può diventare una vera terapia collettiva e liberatoria.
Una catarsi, per dirla con il linguaggio della filosofia. Il Kismet, tutto questo, lo fa molto bene, realizzando stagioni teatrali che, anche grazie al supporto della Regione Puglia, incontrano da anni il successo del pubblico e della critica. Lo fa, soprattutto, con una chiara vocazione sociale, che incontra perfettamente la strategia regionale del welfare culturale: una cultura che abbatte le barriere e favorisce l’inclusione, penso proprio a esperienze come questa”.”.
“Una Stagione di altissima qualità quella che oggi il Teatro Kismet ha presentato all’Ipm Fornelli di Bari – ha ricordato l’assessore alla Cultura di Bari, Paola Romano – Come Comune di Bari seguiremo questi Attraversamenti che connotano la programmazione dando il nostro pieno sostegno al TRIC Teatri di Bari, che ricordiamo essere un soggetto FUS.
L’amministrazione comunale sta lavorando, congiuntamente con la Regione, per assicurare anche nella successiva triennalità il nostro supporto ai soggetti FUS, così da sostenere anche le prossime Stagioni teatrali”.
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ATTRAVERSAMENTI: I 27 SPETTACOLI DELLA STAGIONE 2024.25 DEL TEATRO KISMET
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