Ancora una volta la Corte d’Appello di Bari ha condannato la Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari in Amministrazione Straordinaria al risarcimento dei danni in favore di un risparmiatore pugliese che dalla stessa era stato indotto ad investire i propri risparmi in Obbligazioni della Repubblica Argentina. La Corte d’Appello ha stabilito che la Banca “non ha dimostrato di aver fornito, al cliente adeguate e specifiche informazioni sulla natura, sui rischi e sulle implicazioni delle operazioni di acquisto delle obbligazioni emesse dalla Repubblica Argentina (…) come comprovato dalla duplice circostanza che ciascun ordine di acquisto non fu preceduto dalla messa a disposizione e dalla spiegazione del regolamento di emissione e del relativo prospetto informativo (…) se ne deve dedurre che, in concreto la banca non fece alcunché per consentire al cliente di avere un’adeguata conoscenza dello strumento finanziario ad esso offerto (…) in palese violazione del fondamentale dovere di informazione (…)”. Il risultato della battaglia processuale, conclusasi positivamente dopo 13 anni e due gradi di giudizio, è stato accolto con grande soddisfazione dall’Avv. Massimo Melpignano, Vicepresidente Adusbef Puglia, che ha assistito il risparmiatore. “Anche in questo caso le istanze di Adusbef e dei risparmiatori traditi sono state accolte dalla attenta Magistratura barese – ha dichiarato l’Avv. Massimo Melpignano. La singolarità della vicenda è data dalla circostanza che un prodotto evidentemente tossico ed altamente speculativo sia stato venduto ad un cittadino di Sammichele di Bari, camionista, e privo della minima conoscenza degli strumenti della finanza. I risparmi perduti sono stati recuperati e al coraggioso cittadino va il nostro grazie per aver lottato per tutto questo tempo al nostro e per non aver mai smesso di credere nella Giustizia”.
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