“Che città è quella in cui bisogna difendere il sindaco di Bari che fa il suo dovere?”. Così Piercamillo Davigo, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, questa mattina a Bari per partecipare ad un incontro con gli studenti nell’ambito del progetto “L’edificio della memoria”.
Parlando ai circa 600 studenti presenti, ha posto retoricamente la domanda sulla difesa di un sindaco “che dovrebbe invece essere amato e protetto dal popolo che lo ha eletto”. “Una delle questioni più complesse di questo Paese – ha detto Davigo – è che tutti devono essere difesi, in tutti i sensi” ma “le vittime, in questo Paese, sono spesso mal protette”.
Il magistrato ha poi spiegato che “il deficit di legalità che c’è in Italia, con l’innumerevole contenzioso che si abbatte sugli uffici giudiziari, non dipende dalla litigiosità degli italiani, ma dalla consapevolezza che se commetti un’infrazione non ti succede niente”.
All’incontro ha partecipato anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che è tornato sulle minacce nei confronti del primo cittadino barese: “Bisognerebbe chiamare tutta la città a isolare quelle persone che possono immaginare di minacciare una persona soltanto perché ha detto che non puoi cuocere la carne fuori dalle regole previste dalla Asl”.
Infne Giovanni Stefanì, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari, ha spiegato che “l’obiettivo di queste iniziative è far raggiungere ai giovani pugliesi la consapevolezza che la legalità è un terreno sul quale non si scherza. E’ un terreno che va affrontato e conosciuto perché dalla sua conoscenza discende anche il rispetto e la valorizzazione delle proprie risorse e potenzialità oltre che del proprio futuro”
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