Pif torna al Bifest due anni dopo l’intervista ad Andrea Camilleri. Il regista palermitano ha tenuto una conversazione al teatro Petruzzelli per ricordare il maestro Ettore Scola.
L’ex conduttore delle ‘Iene’ ha lavorato fianco a fianco con il grande regista per realizzare il documentario ‘Ridendo e scherzando’: “Paola e Silvia (le figlie di Scola) mi chiesero di prenderlo un po’ in giro facendogli le domande, ma finì che fu lui a prendere in giro me. Ho il rimpianto di averlo frequentato soltanto per un anno dopo averlo conosciuto, durante il quale mi sembrava di conoscerlo da sempre”.
Pif ha spiegato l’alchimia che si era creata con Ettore Scola: “Non mi è mai capitato di soffrire così tanto per una persona che ho conosciuto così poco – ha dichiarato visibilmente commosso –. Ho l’impressione che la mia mente non sia ancora consapevole del fatto che non c’è più, se mi succede qualcosa di brutto penso subito che dovrò raccontarla ad Ettore Scola”.
Pif si è soffermato anche sulla carriera cinematografica di Scola: “Ho sempre ammirato il suo coraggio nello scrivere il film Brutti, sporchi e cattivi, incredibile solo a pensarci. Mi ha sempre colpito la sua capacità di raccontare cose tremende col sorriso”.
Il regista ha concluso parlando del suo prossimo film: “Mi sarebbe piaciuto molto fargli vedere il mio secondo film, si chiama ‘In guerra per amore’ e uscirà il prossimo 27 ottobre. Parla delle collusioni tra la mafia e gli americani dopo lo sbarco in Sicilia nel 1943. Stiamo ancora pagando le conseguenze di quell’episodio”.
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