Fabio Riva resta in carcere. Il gup Vilma Gilli ha respinto l’istanza di revoca della misura cautelare presentata dal legale difensore dell’industriale lombardo, Nicola Marseglia. Nel respingere l’istanza il gup ha fatto riferimento ad un presunto ‘patto familiare’ stipulato dai Riva per utilizzare gli utili della gestione societaria nel settore siderurgico. La Guardia di Finanza di Milano avrebbe stilato un rapporto sul patto, poi inviato alla magistratura di Taranto. Riva è accusato di associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele sui luoghi del lavoro e anche di corruzione, falso e abuso d’ufficio. Un’altra ordinanza di misura cautelare era stata emessa dal gip di Milano per una presunta truffa ai danni dello stato di 100 milioni di euro. L’industriale è stato già condannato in primo grado a sei anni e mezzo di reclusione.
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