“Abbiamo scelto di ambientare Storie che curano nel cuore del capoluogo barese – prosegue Altomare – in una struttura come l’Officina degli Esordi che ben si presta ad ospitare alcuni tra i maggiori protagonisti del dibattito nazionale sul razzismo e sull’immigrazione”. Si va dal ginecologo di origine somala Omar Abdulcadir (Ospedale Careggi di Firenze) all’antropologo Marco Aime (Università di Genova), al genetista Guido Barbujani (Università di Ferrara), all’esperto in linguistica Federico Faloppa (University of Reading, UK), alla psicoanalista Lidia Tarantini, alla scrittrice Kaha Mohamed Aden, solo per citare alcuni tra gli ospiti extraregionali della rassegna, tutti autori di libri e saggi sui temi dell’immigrazione e del razzismo.
Quanto ai film, il cartellone comprende pellicole ambientate a Bari o in Puglia, come Il sole dentro di Paolo Bianchini o il documentario Ferrhotel di Mariangela Barbanente – i due registi presenteranno le loro opere nel corso della rassegna – cortometraggi come C.A.R.A. Italia di Yimer e film che sono già entrati tra i cult del cinema sulle migrazioni e gli immigrati come Il villaggio di cartone, Mare chiuso, Terra di mezzo, La mia classe.
Il 18 giugno alle ore 21.00 è previsto anche, sempre all’interno dell’Officina degli Esordi, un atteso concerto con Roberto Ottaviano e Andrea Gargiulo. Ecco una breve dichiarazione di Edoardo Altomare (Guarda il video)
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