E’ una malattia che colpisce all’incirca il 10% delle donne, è caratterizzata dalla presenza di endometrio, cioè del tessuto che normalmente localizzato all’interno dell’utero si sfalda ad ogni ciclo mestruale, in sedi diverse dall’utero: si parla quindi di endometrio ectopico cioè fuori posto. Le sedi più frequentemente interessate sono gli organi vicini all’utero, come le tube, le ovaie, il peritoneo, la vescica e l’intestino; ma talvolta anche organi e tessuti più lontani come il diaframma, il polmone, i nervi. Si tratta dell’endometriosi e oggi, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge che contiene disposizioni per la tutela delle donne affette da questa malattia. Si tratta di una iniziativa legislativa che tende a migliorare la tutela della salute e le condizioni di vita, individuali e sociali delle donne con campagne di prevenzione; incentivare la diagnosi precoce della malattia, nonché puntare al miglioramento della qualità delle cure.
Con questa legge, che ha a disposizione 50 mila euro in un capitolo di nuova isituzione, la Regione Puglia tende a promuovere la conoscenza della patologia e dei suoi effetti in ambito sanitario, sociale e lavorativo; riconosce l’associazionismo e le attività di volontariato svolte in ambito regionale e finalizzate a sostenere ed aiutare le donne affette da endometriosi.
È prevista la nascita di un Osservatorio regionale sull’endometriosi con il compito di raccogliere dati e statistiche sulla fenomenologia della malattia nell’ambito del territorio regionale. È anche istituito il registro regionale dell’endometriosi per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e sociali sulla materia.
Infine è istituita la giornata regionale per la lotta all’endometriosi da celebrare il 9 marzo di ogni anno. L’endometriosi è una malattia molto diffusa, colpisce tre milioni di donne solo in Italia, circa una su otto, ma nella fascia compresa tra i 29e i 39 anni, una donna su due ne è affetta. Nel 2005 l’endometriosi è stata riconosciuta dal Senato come patologia di interesse sociale e ad ottobre del 2012 il Governo nazionale ha incluso la malattia nelle nuove tabelle dell’Inps come causa di invalidità civile.
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