“Oggi finisce il commissariamento di Taranto da parte del Governo di Roma” Lo ha detto il Presidente della Regione, Michele Emiliano, presentando insieme al consigliere regionale Gianni Liviano il lavoro fin qui svolto in preparazione della Legge regionale speciale per Taranto.
Lo scorso 4 agosto l’esecutivo regionale deliberò di istituire un gruppo di lavoro, costituito dai direttori di Dipartimento regionali, delle Autorità di gestione dei fondi Fesr, Fse e Feasr, dai direttori delle Agenzie strategiche regionali, dai rappresentanti regionali al tavolo tecnico Cis, dai consiglieri regionali eletti in provincia di Taranto, e di dare mandato al consigliere Gianni Liviano quale coordinatore, per la redazione di un testo di legge relativo allo sviluppo del territorio di Taranto.
Emiliano ha ricordato come “La legge speciale per Taranto non promette miracoli. Non stiamo parlando solo di stanziamenti o di idee che cambieranno il futuro come se fossero una bacchetta magica. Ma di scrivere in modo partecipato la legge con tutti i tarantini, in modo tale che i cittadini possano controllare se le istituzioni fanno o non fanno ciò che è scritto. E soprattutto per dare una spina dorsale robusta alle ambizioni, alle aspirazioni e ai meriti di questa provincia, che non è fatta solo di guai, ma che è fatta di tante persone con grandi qualità professionali, con buone idee, con cultura, con creatività”.
“Questa legge – ha aggiunto – è fatta certamente “in casa”, non è fatta per chi aspetta che ci vengano a salvare da Roma. Perché si è visto che quando aspettiamo “loro”, spesso e volentieri non rispondono neppure al telefono. La legge è un gesto di intelligenza, di solidarietà di tutta la Puglia nei confronti di Taranto, che in questo momento costituisce la priorità numero uno. Ma ci sono anche i punti di forza che ci hanno convinto a fare la legge su Taranto: oggi al Porto mi sono reso ancor più conto del potenziale industriale di questa città, che se lasciato a sé stesso rischia di avvelenare la popolazione e che se invece viene piegato alle nuove tecnologie, al rispetto dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro e legato alle prospettive dell’Università può mettere in equilibrio la situazione, restituendo alla provincia ciò che negli anni l’Italia ha portato via da qui: la salute, occasioni di lavoro, la cultura e soprattutto la serenità e la certezza del futuro”.
“Questa legge – ha concluso – non fa miracoli, ma scrive il piano delle certezze per il futuro di questo territorio. E si inserisce nella filiera tra Governo, Regione, Provincia e Comune per realizzare tutte le azioni necessarie e soprattutto per ridare la parola ai cittadini”.
“Sostenere l’accelerazione di processi di riposizionamento economico e produttivo, sociale e culturale della città di Taranto, in assenza di elementi portanti che hanno costituito il prodromo del successo di tante città internazionali nel cambiamento – ha spiegato il consigliere regionale Gianni Liviano – è un obiettivo ineludibile per l’equilibrio dello sviluppo dell’intera regione. Una legge “speciale” per Taranto dà atto di queste condizioni di partenza che vanno oltre i normali disequilibri tra aree della nostra regione”.
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