13 Novembre 2025 - Ore
Cronaca

Esplosione fabbrica a Modugno: sale a dieci il bilancio dei morti, deceduto Vincenzo Bruscella (VIDEO/FOTOGALLERY)

Proseguono le indagini che vedono Antonio Bruscella unico indagato per i reati di disastro colposo e omicidio colposo. Oggi al via le autopsie sui corpi delle vittime

Un boato avvertito in tutta la provincia, poi il nulla. In pochi attimi l’azienda produttrice di fuochi d’artificio ‘Bruscella’ di Modugno è saltata in aria, provocando sette morti e sei feriti. Salgono a dieci le vittime del tragico incidente: dopo la morte di Michele Bruscella, 43enne titolare dell’azienda, è deceduto anche suo zio Vincenzo. Nel tragico incidente hanno perso la vita anche Vincenzo Armenise, di 39 anni, il 40enne Giuseppe Pellegrino, Vincenzo De Chirico, Banga Harbaajan e Nigah Kumar (entrambi di nazionalità indiana) e Merja Samir, 28enne albanese, Michele Pellicani, cognato del titolare. L’esplosione più violenta è avvenuta alle 12.28, poi ne sono seguite altre di minore intensità. Sul posto sono immediatamente arrivati vigili del fuoco, polizia, carabinieri e sanitari del 118 che hanno provveduto a soccorrere i feriti e mettere in sicurezza il luogo dell’incidente. Gli artificieri hanno fatto saltare gli ordigni inesplosi. Le fiamme sono divampate nelle campagne circostanti, aumentando la consistenza dell’incendio: due Candair hanno volato sui cieli di Modugno gettando acqua sul rogo. Lo scoppio è avvenuto a qualche centinaia di metri dallo ‘Sporting Club Balsignano’, un centro sportivo frequentato da bambini. L’esplosione ha fatto tremare le pareti della struttura e i piccoli sono stati portati al sicuro con un bus navetta.

Sembra ci sia una nuova ipotesi sulla causa che avrebbe scatenato l’esplosione: tutto sarebbe partito da un’attrezzatura di amplificazione mentre alcune persone stavano provando i fuochi sincronizzati con la musica all’interno della fabbrica. Potrebbe essere bastato inserire un jack audio per far scattare la prima scintilla e scatenare l’inferno. Pochi minuti prima della tragedia un furgone era arrivato in fabbrica per scaricare materiale necessario a produrre fuochi d’artificio. 

Intanto gli inquirenti stanno verificando se l’azienda avesse le autorizzazioni necessarie per effettuare quel tipo di lavoro e detenere quella grande quantità di polvere pirica. Accertamenti anche sulle posizioni lavorative delle vittime e dei feriti. Secondo quanto emerso dai primi controlli, le tre vittime straniere (Banga Harbaajan, Nigah Kumar e Marja Samir) erano regolarmente assunte. Le altre tre persone morte non avevano alcun rapporto di lavoro con la ditta.

La tragedia è stata commentata anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso il suo “profondo dolore” per le vittime e si è augurato “che si faccia al più presto piena luce sulla dinamica dell’incidente”.

La Procura di Bari ha aperto un fascicolo per disastro colposo. Il sindaco Magrone ha proclamato il lutto cittadino per la giornata dei funerali.
Intanto questa mattina sono cominciate le autopsie sui corpi delle vittime. A coordinare le operazioni sarà il prof. Francesco Vinci, esperto di balistica forense ed esplosivi. I corpi dovrebbero essere restituiti alle famiglie entro venerdì, anche se per i funerali ci sarà ancora da attendere.  

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