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Il Tribunale di Bari ha pubblicato il bando per l’asta del 12 maggio. Più bassa la base, da 4,3 a 3,5 milioni di euro, con rilanci minimi di 250mila euro. C’è anche una nuova modalità di pagamento: non più solo assegno circolare, ma anche il bonifico per favorire iniziative dall’estero. Il curatore fallimentare Marcello Danisi si è detto fiducioso e ha dichiarato ai giornalisti: “Non c’è solo Paparesta a muoversi per il futuro del Bari. C’è anche chi per una serie di problemi non ha partecipato alla prima asta, ma che adesso potrebbe farcela”. Nelle ultime ore si sta parlando dell’ipotesi che anche l’ex gestore del teatro Petruzzelli si inserisca nella trattativa con la società Ssc a cui fa capo una cordata londinese.