25 Ottobre 2025 - Ore
Sviluppo e Lavoro

‘Resto al Sud’, nuovi incentivi per le attività avviate dagli under 35 pugliesi

A Bari un convegno di approfondimento sulla nuova misura che riguarda le regioni del Mezzogiorno. Il governo investe fondi per 1,25 miliardi

Promuovere nuove imprese guidate dai giovani nelle regioni del Mezzogiorno. È questo l’obiettivo di ‘Resto al Sud’, la misura proposta dal Ministero per la Coesione territoriale che questa mattina è stata oggetto di approfondimento a Bari. Il progetto riguarda Puglia, Calabria, Molise Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Campania, Sardegna e finanzia l’avvio di progetti imprenditoriali con una dotazione finanziaria di 1,25 miliardi di euro.

I giovani che vorranno usufruire della misura dovranno avviare imprese nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca, acquacultura, fornitura dei servizi alle imprese e turismo.

“Resto al Sud è partito poco dopo l’insediamento del governo Gentiloni – ha dichiarato il professor Lagravinese, docente di Economia politica all’Università di Bari -. La misura cerca di contrastare i dati drammatici legati al tasso di disoccupazione dei giovani che in alcune regioni del Sud tocca anche il 60%. A questo si aggiunge il tasso di emigrazione verso il Nord Italia ed Europa. Tuttavia nel Sud Italia il numero delle nuove attività nate negli ultimi anni è molto alto, superando anche le imprese nate nel Centro-Nord”.

Il governo ha investito 1 miliardo e 259 milioni di euro del fondo di coesione ai quali si aggiungono 250 milioni per le attività agricole. ‘Resto al Sud’ finanzia gli interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, macchinari e nuove attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie, informazione e telecomunicazione e altre spese utili all’avvio dell’attività. Previste anche delle agevolazioni che consistono in un finanziamento a copertura del 100% delle spese articolati in un contributo a fondo perduto (fino al 35% del programma di spesa) e un finanziamento bancario del 65% che deve essere restituito in 8 anni.

Le domande si presentano esclusivamente online tramite il sito di Invitalia che è il soggetto gestore dell’iniziativa. È necessario registrarsi sulla piattaforma, bisogna disporre di una firma digitale e di un indirizzo PEC.

“Il tema del lavoro non riguarda un sindaco – ha spiegato Antonio Decaro, primo cittadino barese -, ma è il primo tema con il quale un amministratore ha a che fare quando viene eletto. I sindaci sono il terminale politico più vicino ai cittadini e quindi devono cercare di risolvere il problema legato al lavoro. A Bari abbiamo cominciato aprendo Porta Futuro e istituendo i cantieri di cittadinanza. Tra qualche giorno presenteremo ‘Ba29’, una nuova misura riservata agli under 29 che prenderà il posto di ‘Garanzia giovani’. Spero che ‘Resto al Sud’ ci aiuti a raggiungere risultati positivi. Questa iniziativa servirà a dare risposte positive a tanti giovani che cercano lavoro”. 

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