È stato presentato a palazzo di Città il progetto “Non è un problema mio”, nato da un’idea dell’avvocato Tiziana Nuzzo, coordinatrice del progetto, e sostenuto da Teatri di Pace. L’iniziativa, che gode del patrocinio gratuito dell’assessorato al Welfare, mira a costruire percorsi di legalità attraverso un laboratorio didattico sul teatro e sulla scrittura autobiografica con il coinvolgimento dei ragazzi di Bari vecchia.
“Questo progetto nasce da un gruppo di “belle menti” – ha detto l’assessora Bottalico, presentando le iniziative di Non è un problema mio -, persone che nella nostra città si sono sempre occupate di legalità. Educare alla legalità significa per la città e per l’amministrazione comunale, avere una strategia più ampia e articolata che non prevede solamente l’aumento dei presidi di polizia, ma un fare un lavoro sulla vita e sul vissuto dei ragazzi, offrendo loro opportunità e spazi di espressione”.
Tiziana Nuzzo ha spiegato che: “Il progetto partirà a maggio 2017 con la selezione dei partecipanti e si concluderà a giugno 2018 con la messa in scena di uno spettacolo teatrale.
Attraverso la frequenza gratuita al laboratorio si coinvolgeranno i giovani della città vecchia in un percorso di formazione integrato che passa per i vissuti, i disagi e le aspettative individuali dei ragazzi. Il testo teatrale, che andrà in scena, sarà scritto dai partecipanti che avranno modo di raccontarsi in un viaggio autobiografico, a partire proprio dalle loro esperienze personali. A seguire sarà organizzato un incontro tra i partecipanti e le istituzioni locali: alle autorità saranno trasferite le richieste di intervento, nate dai bisogni rilevati durante lo svolgimento del progetto.
“Sono onorato di poter dare una mano e sostenere questo percorso: ha spiegato l’avvocato Michele Laforgia- perché il progetto riguarda tre aspetti che mi hanno sempre interessato: il primo è la legalità, non soltanto come rispetto delle regole ma anche come affermazione dei diritti, il secondo è il teatro e il terzo è Pinuccio Fazio e l’esperienza di cui è testimone, che ha tradotto in una battaglia quotidiana per cambiare concretamente le cose”.
I percorsi formativi si svolgeranno, infatti, presso la sede dell’associazione culturale Michele Fazio, messa a disposizione da Pinuccio, che ha ricordato il suo impegno per i bambini e i ragazzi del la Città vecchia.
Il sociologo Nicola Schingaro, ricercatore ed esperto di periferie urbane, ha sottolineato: “Per i laboratori teatrali saranno utilizzate le tecniche del teatro dell’oppresso, uno strumento molto importante con uno straordinario potere terapeutico che porterà i ragazzi a esplorare il proprio sé e a fare i conti con il proprio vissuto”.
A condurre i laboratori didattici saranno la regista e pedagogista teatrale Alessandra Lanzillotti e le counselors, esperte in comunicazione e dinamiche sociali, Nicoletta Lea Miniello e Annalisa Marra che hanno illustrato quale sarà il loro ruolo nell’aiutare i ragazzi ad essere consapevoli delle proprie emozioni che vanno “accolte e utilizzate” nella maniera migliore nella vita di tutti i giorni e nel rapporto con gli altri. Il fotografo Antonio Nuzzo documenterà tutti gli incontri e le foto saranno messe in mostra a conclusione del progetto che, in futuro, ha ricordato Tiziana Nuzzo, potrà interessare anche altri contesti periferici.
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