“Ma le ‘dimenticanze’ di questa nuova edizione della Conferenza nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, non finiscono qui – continua il Presidente – sarà pur vero che le Province saranno presto abolite (ad oggi costituzionalmente esistono ancora), ma come mai nel corposo programma dei lavori non si legge nessun intervento che approfondisca tematiche su bambini disabili? Un interrogativo difficile da mandare giù, specie per la Provincia di Bari che nei confronti di questi soggetti ha sempre profuso il massimo impegno con progetti ed iniziative dedicate”.
“Non vorrei – ha concluso il Presidente della Provincia – che il pessimo clima elettorale condizioni anche importanti eventi governativi come quello che oggi si apre a Bari. Il sospetto che l’Ente che vede me alla guida possa essere stato estromesso perché di area politica discontinua rispetto a Regione e Comune di Bari, è forte e vorrei che fossero gli organizzatori del Ministero a dare una risposta che dipani le ombre. Sta di fatto che il mancato invito a una delle Istituzioni del territorio ospitante la Conferenza, comunque, sancisce un atto di cui vergognarsi perché nella concretezza dei nei fatti fa mancare quel dialogo inter-istituzionale che, su tematiche come quella dell’infanzia, potrebbe fornire risposte migliori ai cittadini e alle famiglie”.
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