Tutto pronto per l’inizio dei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano. Oggi si è svolta la cerimonia della posa della prima pietra. Il corpo principale dell’Ospedale ospiterà i processi sanitari, amministrativi e di accoglienza; ciascun blocco funzionale si sviluppa attorno ad una delle “corti”. I singoli blocchi funzionali sono serviti dai percorsi interni, che allo stesso tempo ne definiscono l’autonomia spaziale e funzionale e garantiscono l’interconnessione e lo scambio tra le varie attività. L’Ospedale si sviluppa su tre livelli fuori terra, oltre al livello interrato che ospita i processi non sanitari di supporto. Gli impianti tecnologici, saranno concepiti per il massimo contenimento dei consumi energetici, implementeranno l’uso delle fonti rinnovabili di energia, sviluppando una visione progettuale integrata per quanto riguarda la qualità ambientale degli utenti, l’efficientamento energetico, l’economicità, della gestione e della manutenzione, i sistemi di sicurezza antincendio.
“Il processo di costruzione di questa vicenda amministrativa non è stato facile – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – è stato un processo che abbiamo sorvegliato in maniera profonda e attenta. L’onestà va praticata nei fatti e non solo a parole. Ogni virgola di questa procedura amministrativa è stata messa sotto la lente di ingrandimento. Tutto è stato trasparente e pulito. Diciamo che questo ospedale potrà rappresentare l’immagine di una regione che non ha nulla a che vedere con quello che sta accadendo altrove”.
“Stiamo costruendo una sanità che ruota intorno ai pazienti – ha aggiunto il Presidente – questo è l’ospedale al servizio di 264mila persone. Questo significa costruire l’eccellenza in sanità, eccellenza che non si raggiunge nei piccoli ospedali dove i numeri sono limitati. Le nuove teorie sulla sanità, che poi si traducono in leggi, ci dicono che l’eccellenza oggi è l’unico modo di fare sanità e di fare ospedale”.
Per Emiliano, oggi ha vinto il sistema complessivo della buona politica, quella in grado di rappresentare il territorio e gli interessi dei cittadini.
“Il modello sanitario sul quale stiamo lavorando dunque è rappresentato da questo ospedale – ha concluso Emiliano – noi continueremo a procedere sulla strada del risanamento dei conti della sanità pugliese che ci consentirà di assumere 2mila medici e 3mila operatori sanitari, e poi ci consentirà di fare gare per acquistare nuovi macchinari. Dentro di me sento un orgoglio profondissimo per essere colui che in Puglia riesce a fare una cosa del genere, contribuendo a scacciare l’idea di un sud straccione e piagnone”.
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