Mercoledì 24 luglio i ragazzi e le ragazze di Generazione Urbana, gruppo che si è consolidato durante la campagna elettorale delle scorse elezioni amministrative a Bari appoggiando la candidatura a sindaco di Michele Laforgia, si sono riuniti in piazza San Ferdinando con uno striscione su cui c’era scritto: “il fascismo non è un’opinione, è un crimine! Sciogliete subito Gioventù Nazionale”.
La scelta è stata fatta per manifestare a gran voce contro la Gioventù Meloniana, leggendo al microfono, perché tutti i cittadini baresi potessero sentirlo, il volantino redatto dal gruppo, e distribuendone copia ai passanti.
Il fine era quello di mostrare alcuni spezzoni del servizio d’inchiesta con cui Fanpage ha fatto emergere il sottobosco dichiaratamente fascista tra i giovanissimi di Fratelli d’Italia.
“Come Generazione Urbana siamo impegnati a contrastare ogni forma di fascismo, dichiarata e non, che ultimamente, in maniera sempre più organizzata e preoccupante, serpeggia nel nostro Paese.”
I ragazzi e le ragazze di Generazione Urbana
Nell’agosto 2022, in piena campagna elettorale, la presidente di Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni affermava: “la destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia da decenni, condannando senza ambiguità la soppressione della democrazia e le infami leggi contro gli ebrei.”
Qualcuno, forse, l’avrà creduta sincera, nonostante Fratelli d’Italia sia erede diretta del Movimento Sociale Italiano di Almirante, funzionario fascista. Nonostante la fiamma tricolore nel logo. Nonostante Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato, abbia serie difficoltà ad identificarsi nell’antifascismo.
Oggi, nessuno può ancora credere a Giorgia Meloni e al suo partito.
È stato squarciato ogni velo, la verità è sotto gli occhi di tutti grazie al lavoro di un giornale indipendente: Fanpage.
Fanpage ha svelato il profondo abisso nero di “Gioventù Nazionale”: i ragazzi e le ragazze del partito di Giorgia Meloni.
Nei video pubblicati, violenza, razzismo e disprezzo per i valori dell’Italia democratica sono i concetti chiave della formazione politica dei giovani di Giorgia Meloni. Il gruppo si compatta con rituali e simboli fascisti, come il saluto romano e quello gladiatorio. Credendosi inascoltati, si dichiarano fascisti e camerati, al suon di “viva il duce” e “Sieg Heil”.
Vedere dei coetanei denigrare i valori della Costituzione provoca in noi dolore e rabbia.
Per questo siamo qui.
Generazione Urbana denuncia un partito di estrema destra che continua ad attaccare la democrazia. Nelle forme, perché imbavaglia persino la propria maggioranza con questioni di fiducia. Nella sostanza, perché autonomia differenziata, premierato e censura nella tv di Stato costituiscono un attentato all’Italia unita e pluralista.
C’erano anche i parlamentari di Fratelli d’Italia a fare il saluto gladiatorio, insieme a quei giovani.
Non si tratta di qualche nostalgico. Non sono poche mele marce.
Contro i fascismi, contro l’erosione delle libertà democratiche e costituzionali, il nostro presidio rimarrà sempre vigile e costante.
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MICHELE LAFORGIA
Nell’agosto 2022, in piena campagna elettorale, la presidente di Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni affermava: “la destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia da decenni, condannando senza ambiguità la soppressione della democrazia e le infami leggi contro gli ebrei.”
Qualcuno, forse, l’avrà creduta sincera, nonostante Fratelli d’Italia sia erede diretta del Movimento Sociale Italiano di Almirante, funzionario fascista. Nonostante la fiamma tricolore nel logo. Nonostante Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato, abbia serie difficoltà ad identificarsi nell’antifascismo.
Oggi, nessuno può ancora credere a Giorgia Meloni e al suo partito.
È stato squarciato ogni velo, la verità è sotto gli occhi di tutti grazie al lavoro di un giornale indipendente: Fanpage.
Fanpage ha svelato il profondo abisso nero di “Gioventù Nazionale”: i ragazzi e le ragazze del partito di Giorgia Meloni.
Nei video pubblicati, violenza, razzismo e disprezzo per i valori dell’Italia democratica sono i concetti chiave della formazione politica dei giovani di Giorgia Meloni. Il gruppo si compatta con rituali e simboli fascisti, come il saluto romano e quello gladiatorio. Credendosi inascoltati, si dichiarano fascisti e camerati, al suon di “viva il duce” e “Sieg Heil”.
Vedere dei coetanei denigrare i valori della Costituzione provoca in noi dolore e rabbia.
Per questo siamo qui.
Generazione Urbana denuncia un partito di estrema destra che continua ad attaccare la democrazia. Nelle forme, perché imbavaglia persino la propria maggioranza con questioni di fiducia. Nella sostanza, perché autonomia differenziata, premierato e censura nella tv di Stato costituiscono un attentato all’Italia unita e pluralista.
C’erano anche i parlamentari di Fratelli d’Italia a fare il saluto gladiatorio, insieme a quei giovani.
Non si tratta di qualche nostalgico. Non sono poche mele marce.
Contro i fascismi, contro l’erosione delle libertà democratiche e costituzionali, il nostro presidio rimarrà sempre vigile e costante.
DA BARI GENERAZIONE URBANA EVIDENZIA IL PARADOSSO DEL NEOFASCISMO
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