Il sostituto procuratore generale di Bari, Donato Ceglie, ha chiesto la condanna dell’ex presidente della Regione Raffaele Fitto a 4 anni e 10 mesi di reclusione per un episodio di peculato relativo all’utilizzo del cosiddetto ‘fondo del presidente’. Fitto è stato assolto per l’episodio durante il processo ‘La Fiorita’. Il pg, durante il secondo grado di giudizio, ha proposto alla Corte due possibilità: la condanna dell’onorevole salentino, oppure la derubricazione del reato da peculato in abuso d’ufficio, che in questo modo cadrebbe in prescrizione. I fatti risalirebbero agli anni 199-2005, quando Fitto era presidente della Regione Puglia. La Corte ha condannato l’eurodeputato in primo grado a 4 anni di reclusione accusandolo di corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio, assolvendolo però dal reato di peculato. Fitto avrebbe favorito la vincita di un appalto da 198 milioni di euro da parte della società dell’imprenditore Giampaolo Angelucci, ricevendo una presunta tangente da 500mila euro sottoforma di finanziamento al partito ‘La Puglia Prima di Tutto’. La sentenza verrà emessa a settembre.
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