Il cantiere Tap resta sotto sequestro. È quanto deciso dal gip del Tribunale di Lecce, Cinzia Vergine, che ha rigettato la richiesta di dissequestro dell’area avanzata dalla multinazionale. Il cantiere in località ‘Le Paesane’, a Melendugno, fu sottoposto a sequestro probatorio il 27 aprile scorso. Si tratta del cosiddetto ‘cluster 5’, in cui Tap aveva espiantato 477 ulivi per poter procedere alla posa di un tratto di condotta. Sul registro degli indagati compare il nome di Clara Rissa, legale rappresentante di Tap, che dovrà rispondere dei reati di opere eseguite in assenza di autorizzazione, distruzione e deturpamento di bellezze naturali, distruzione o deterioramento di piantate di alberi, abusivismo in aree sottoposte a vincolo.
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