22 Ottobre 2025 - Ore
Cronaca

Caso Malata di Sla, il medico rischia la denuncia e la Asl risponde

Colasanto: "Il medico c'era e non l'hanno voluto"

I carabinieri del Nas denunceranno il medico della Asl di Bari che il giorno di Pasqua si è rifiutato di andare a casa di una paziente di Locorotondo (Bari) affetta da Sla per cambiare la cannula tracheostomica, adducendo il fatto che il collega di riferimento era in ferie e invitando a richiamare il martedì successivo. La vicenda è stata segnalata dai familiari i quali hanno sottolineato che la donna è costretta a letto e rischiava di morire se non fosse stato fatto subito l’intervento. Il Nas rende inoltre noto di aver riferito del risultato delle indagini alla Direzione generale dell’Asl e all’Ordine dei medici nonchè di aver informato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. La cannula è stata poi cambiata da un medico amico della famiglia.
La Asl di Bari smentisce i contenuti della denuncia fatta dal figlio della donna. Per il direttore generale Domenico Colasanto, “i fatti sono completamente diversi: i parenti della signora hanno chiamato un numero di cellulare aziendale a cui risponde il medico responsabile della unità operativa “Assistenza Pazienti Fragili” 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno. E il dottor Raffaele Gargano; essendo lo stesso in ferie per soli due giorni è stato sostituito dall’altro anestesista in servizio, la dottoressa Caterina Pesce, la quale ha risposto alla telefonata, chiarendo che il dottor Gargano fosse in ferie e che lei lo sostituiva. I parenti hanno risposto che preferivano rivolgersi a un altro medico di loro conoscenza. Il medico, ho appurato, è il dottor Pietro Dormio, anestesista dipendente della stessa Asl Bari, in servizio all’ospedale di Monopoli. In passato il dottor Dormio era stato già contattato dalla famiglia anche se non fa parte della unità Assistenza Pazienti Fragili, e comunque essendo un medico molto disponibile, laddove ne abbia la possibilità, si presta a dare assistenza”.
Per Colasanto, “il welfare di Stato non ha assolutamente niente di cui vergognarsi: era organizzato per dare una risposta alla richiesta di assistenza attraverso la dottoressa Caterina Pesce e ha al suo interno risorse umane disponibili a garantire funzioni assistenziali anche al di là dei loro compiti istituzionali; lo stesso dottor Gargano nel pomeriggio di sabato scorso, sia pur in ferie, è stato chiamato a casa di un paziente e ha risposto prestando l’assistenza richiesta. La ASL BA ha faticosamente organizzato una rete di assistenza per pazienti fragili con le poche risorse umane che la contingente stretta sul personale consente. Abbiamo in carico circa 240 pazienti rispetto ai 115 del passato. Abbiamo fatto un avviso pubblico interno alla Asl e poi extra Asl , per reclutare altri anestesisti da assegnare a questo Servizio territoriale. Non vi sono state molte risposte ma siamo fiduciosi di poter comunque potenziare il servizio”.

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