Si chiude domani il ciclo di appuntamenti pensati come incontro tra archeologia e spettacolo dal vivo nella capitale della Magna Grecia. A Taranto: “I miti al Marta, letture notturne al Museo”, per quattro sabati dal 25 luglio fino al 22 agosto reading ispirati alla tragedia greca classica o trattati di nuova drammaturgia contemporanea. L’arte dal vivo, il teatro, per valorizzare la più grande vetrina che ospita i fasti della città greca e romana.
Nel museo M.A.R.T.A. di Taranto negli ambienti restaurati dell’ex convento dei frati Alcantarini, tra i fasti della città greca e romana il Teatro Pubblico Pugliese organizza dunque una rassegna con ospiti d’eccezione nell’ambito dell’intervento “azioni di promozione del Museo Nazionale Archeologico di Taranto”, promossa da Pugliapromozione (a valere sui fondi del POIn FESR 2007/2013 – Linea di Intervento II.2.1.), prodotta da Goldenart Production.
Un’ode alla Taras per valorizzare uno dei siti archeologici più importanti d’Italia e unico riferimento del genere a livello internazionale. Quattro spettacoli ispirati a testi greci classici e contemporanei portati al pubblico sotto forma di reading con la voce di quattro interpreti della scena del cinema e del teatro molto amati dal grande pubblico. Così la città di Taranto ha ospitato l’appuntamento di apertura del 25 luglio in cui Isabella Ferrari ha narrato “Fedra” di Yannis Ritsos, la lettura di Michele Placido che insieme a Daniela Scarlatti ha letto brani tratti da Saffo ad Omero e lo scorso appuntamento dell’8 agosto con la voce dal vivo di Giancarlo Giannini che ha letto alcuni brani dall’Odissea.
Domani Ambra Angiolini concluderà il ciclo al MARTA, leggendo la Medea di Euripide. Tra le più grandi tragedie greche, sicuramente la più nota tra quelle al femminile. La storia di una donna ripudiata e vendicativa, barbara e infanticida per amore. Sentimento e disperazione, amore e morte, Ambra calcherà le scene di questa meravigliosa culla dell’archeologia con le parole del primo poeta che ha portato sulla scena l’umanità di eroi deboli, infelici, inquieti, parlando di una vita vera, di personaggi carichi non solo di virtù e nobiltà d’animo, ma anche di incertezza e pensieri turpi e spregevoli.
Le performance sono ospitate nel Chiostro del Museo e accompagnate da un ensemble composta da due musicisti (arpa – Roberta Procaccini – e Francesco Montaruli (violoncello). In contemporanea lo spettacolo viene proiettato su un maxischermo in Piazza Garibaldi. L’abbinamento della tragedia classica e contemporanea all’atmosfera delle sale di esposizione del Museo intende potenziare l’aura suggestiva del momento poetico e di quello espositivo per regalare emozioni inedite e inusuali al pubblico di fruitori del Museo. Lo spettacolo comincerà alle ore 21.00. ed è rivolto ad un massimo di 150 persone (capienza massima del Chiostro) che potranno accedere con il solo acquisto del biglietto di ingresso al Museo. È obbligatoria la prenotazione al numero 099/4538639 a partire da 2 giorni prima dello spettacolo.
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