‘Non risulta rispondente al vero quanto indicato dal Fondo Antidiossina in merito all’assenza di manutenzione o di rifacimento del crogiolo dell’Altoforno 5 (Afo5 ndr)”. E’ la precisazione che arriva dall’Ilva di Taranto.
La direzione dello stabilimento puntualizza anche ”che, oltre alle consuete e periodiche fermate di manutenzione programmate, ogni quattro mesi circa, il primo avviamento dell’Afo5 e’ avvenuto nel 1974 e, successivamente, sono stati effettuati tre rifacimenti nel 1982, nel 1994 e, da ultimo, nel 2004. Il progressivo aumento della vita tecnica dei crogioli – spiega – e’ legato al miglioramento della qualita’ dei materiali (maggiore conducibilita’ termica) e delle tecnologie di costruzione degli stessi (minore porosita’ e, quindi, maggiore resistenza all’usura)”.
Matacchiera invece sostiene che “l’Afo5, il più grande altoforno d’Europa, non è mai stato fermato dalla sua prima installazione, nè per manutenzioni straordinarie, nè per interventi strutturali per la messa a norma dei diversi componenti di impianto”.
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