Domenico Colasanto, ex direttore generale della Asl di Bari, è indagato per aver involontariamente creato le condizioni che portarono all’omicidio di Paola Labriola, psichiatra uccisa da un suo paziente. Sotto richiesta del pm inquirente, Baldo Pisani, la squadra mobile ha notificato all’ex d.g. un nuovo avviso di conclusione delle indagini in cui emerge l’accusa di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto. Colasanto era già stato accusato di omissione in atti d’ufficio, ma gli inquirenti hanno accertato che il non aver garantito la sicurezza abbia causato la morte della psichiatra, uccisa con 70 coltellate da Vincenzo Poliseno nel centro di salute mentale di via Tenente Casale, nel rione Libertà di Bari.
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