20 Ottobre 2025 - Ore
Cronaca

Bari, l’appello dell’ordine degli avvocati e di ANM: ‘Soluzioni per riportare la giustizia in ambienti idonei e sicuri’

I dati presentati in conferenza stampa: 'I magistrati del distretto barese sono tra i più produttivi della penisola (e d’Europa)'

Grave situazione di criticità strutturale, sia per la frammentazione in otto sedi giudiziarie che per le risorse umane che professionalmente erogano il servizio”. È quanto denunciano il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, la Giunta dell’ANM e il Gruppo Magistratura indipendente.

“È noto che in Puglia, così come nel resto d’Italia – prosegue la nota -, i processi hanno una lunga, spesso irragionevole durata, circostanza che incide negativamente sulle legittime istanze di giustizia della collettività e sullo sviluppo economico del territorio. Nonostante ciò, i magistrati del distretto barese sono tra i più produttivi della penisola (e d’Europa). Incisivi sono i dati ricavabili dall’ultima rilevazione statistica ufficiale del Ministero della Giustizia, con aggiornamento al dicembre 2016, secondo il quale il numero dei procedimenti pervenuti nel 2017-2018 è diminuito di appena lo 0,2% rispetto alla precedente rilevazione. Bari ha un bacino di popolazione più alto di Palermo, Catania, Genova, ma un numero di giudici nettamente inferiore: 88 a fronte di Palermo (125), Catania (110) e Genova (92).  Il divario negli anni è stato colmato quasi esclusivamente attraverso un’elevata produttività pro capite dei magistrati del distretto barese, che risultano primi nella classifica del censimento citato, con una performance pari a circa l’1,36% (media Bari- Foggia), a fronte di un indice dello 0,98% per Torino e per Genova, dell’1,10 per Santa Maria Capua Vetere, dell’1,00 per Reggio Calabria, dello 0,99 per Catania e dello 0,94 per Palermo.

 

“È di questi giorni l’allarmante notizia che diciassette delle venti domande di trasferimento per il tribunale di Bari sono state revocate, nonostante il CSM abbia definito i posti “a copertura necessaria”, con la possibilità, quindi, di attribuire punteggi aggiuntivi per quanti li avessero ricoperti. È un dato che esprime chiaramente l’inadeguatezza delle piante organiche attuali e la forte sproporzione tra il carico di lavoro individuale (comprensivo di pendenze e sopravvenienze) e il numero complessivo dei giudici operanti sul territorio. Tanto si traduce nella durata inevitabilmente eccessiva dei processi, specie di quelli civili e, a sua volta, in costi notevoli per l’intera collettività”.

 

Dal primo luglio 2017 al 30 giugno 2018 sono stati 2.525 i giudizi definiti dalla Corte d’Appello di Bari in tema di equa riparazione per violazione del termine ragionevole del processo, a fronte dei 488 della Corte d’Appello di Lecce. Questo significa che lo Stato paga, e non poco, per la propria inefficienza organizzativa.  Un sistema giudiziario efficiente incrementa la competitività di un territorio, potenziando la trasparenza dei comportamenti economici e attraendo investimenti delle imprese. Un sistema lento è, invece, fonte di contenzioso generato dalla prospettiva di procrastinare nel tempo la soluzione del conflitto economico e da valutazioni anche di convenienza dei debitori, circostanza che allontana dal circuito giudiziario ordinario le domande sane di giustizia di imprese e cittadini per i quali è indispensabile avere una risposta certa e rapida.

Per questo è dovere ed interesse primario di chiunque sia istituzionalmente coinvolto nell’organizzazione, nell’erogazione e nella fruizione del servizio giustizia, ma anche della società civile, e delle categorie sociali ed economiche che la compongono, attuare un’azione sinergica, decisa, monitorata con costanza, affinché si possa conformare lo stato di fatto ai reali bisogni, in termini di risorse materiali ed umane, colmando il divario tra situazioni obiettivamente inique. La novità, nonché l’occasione più importante, è oggi costituita dal deliberato aumento della pianta organica nazionale dei magistrati da parte della legge di bilancio del 2019 pari a 600 unità, di cui 520 destinati agli uffici di merito, di cui si è discusso nel recente incontro organizzato dalla Giunta ANM di Bari con il Vicepresidente del CSM, David Ermini.

Il Consiglio dell’ordine degli avvocati, la giunta ANM e il Gruppo magistratura indipendente ribadiscono il proprio impegno affinché “nella futura allocazione delle risorse, si tenga conto, oltre che dei dati demografici e dell’incidenza della presenza imprenditoriale e commerciale nella zona di territorio considerata, anche dei dati statistici, in termini di pendenze e soprattutto di sopravvenienze di affari pro capite per singolo magistrato, senza trascurare, nelle sue caratteristiche qualitative, la tipologia di contenzioso, anche penale, che vede il distretto barese investito, come pochi altri nella nostra penisola, da una criminalità organizzata sempre più pervasiva, specie nel territorio foggiano.  Si adoperano, altresì, affinché si adottino le opportune ed improcrastinabili soluzioni organizzative e finanziarie per restituire alla magistratura del distretto la dignità che merita per aver sempre dato continuità all’azione giudiziaria con immensi sacrifici e perché si assicuri ai cittadini la tutela giudiziaria in ambienti sicuri e idonei, proseguendo con maggiore efficacia e tempestività il già intrapreso percorso per la realizzazione del cd. Polo della Giustizia barese nell’area delle ex Casermette”. 

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