Un grande classico della drammaturgia francese rivisitato e arricchito da scenografie moderne e ed effetti speciali. Il ‘Don Giovanni’ di Alessandro Preziosi è pronto per andare in scena al Teatroteam di Bari domani e dopodomani, 19 e 20 dicembre .
Nonostante il grande successo riscosso sia nel piccolo che nel grande schermo, l’artista napoletano torna a fare teatro nel doppio ruolo di regista-protagonista.La rappresentazione teatrale è la vera passione di Alessandro Preziosi? “No – risponde ai nostri microfoni – la mia passione è legata alla comunicazione. Nutro un sentimento di amore-odio verso il teatro, perché è sicuramente la forma più faticosa e ingombrante nella quale ci si può esprimere a livello artistico. D’altra parte però, credo sia quella che mi ha dato maggiori soddisfazioni e sula quale ho potuto sperimentare e mettermi alla prova”.
Il personaggio principale dell’opera è appunto Don Giovanni, interpretato dall’attore napoletano. Ci sono delle analogie tra il seduttore ideato da Molière e la personalità di Alessandro Preziosi?: “No, non mi sento particolarmente vicino a questo tipo di personaggio. La seduzione del Don Giovanni è legata perlopiù ad una persuasione del linguaggio. Non mi ritengo un seduttore come lui. Indubbiamente sono molto affascinato dal personaggio, mi intriga molto questo modo di fare provocatore che Molière ha voluto affidargli”.
La commedia del drammaturgo francese fu rappresentata per la prima volta nel 1655, suscitando grande scandalo dopo essere stata definita un’apologia del libertinismo, ma è ancora attualissima: “La società italiana non può fare a meno di quest’opera perché rappresenta il vero mito letterario al quale tutto vorremmo assomigliare, tranne nell’epilogo. Secondo me i giovani sono coloro che restano più sorpresi durante il corso dello spettacolo”.
Il Teatroteam di Bari sarà una cornice perfetta per ospitare questo spettacolo, come conferma il regista e attore napoletano: “Il Teatroteam renderà questo spettacolo profondamente rock – conclude Preziosi – così come lo sono stati l’Amleto e il Cyrano. Il ‘Don Giovanni’ è una delle poche opere che può incontrare il gusto dello spettatore dal punto di vista visivo, sonoro e spero dell’interpretazione. È il meglio a cui si può assistere in un posto come il Teatroteam. Io non vedo l’ora”.
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