Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha fatto visita ai lavoratori della Manfredonia Vetri, da 10 mesi in presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica del gruppo Sangalli. Realizzata soltanto 15 anni fa con 60 milioni di euro di fondi pubblici, ora è ridotta in uno stato di liquidazione. “Il mio compito è quello di salvare questa fabbrica – dichiara Emiliano – che deve ricominciare a produrre perché ha possibilità di mercato e di generare reddito”. “Qui sono stati investiti denari anche pubblici – sottolinea il governatore – qui si è sacrificato il nostro ambiente per installare una fabbrica che ha un notevole impatto dal punto di vista urbanistico e paesaggistico”. Lo stabilimento è ancora competitivo, infatti con un investimento di qualche milione di euro si potrebbe rinnovare il forno, l’unico vero punto di debolezza strutturale.
“Guardare questa struttura che ha solo 13 anni – nessuno stabilimento al mondo di questo tipo è stato chiuso dopo così poco tempo di attività – vedere i magazzini pieni del prodotto pronto e inutilizzato per un valore di quasi 6 milioni di euro, osservare tutti gli operai fuori dai cancelli, il sindaco, una comunità intera che attorno a questo investimento aveva costruito speranze, famiglie, progetti di vita, sono cose che mi addolorano moltissimo”.
“Per questo ribadisco che lo stabilimento non si tocca –conclude Emiliano – , nessuno se ne può andare con qualche pezzo. I 6 milioni di euro di prodotti già pronti altrettanto non si toccano perché sono importantissimi per chi acquisterà, e perché lo stabilimento ha bisogno di lavori per essere rimesso in funzione, quindi c’è bisogno di magazzino per soddisfare la domanda e riattivare l’attività commerciale. Quella della Sangalli è una vertenza non facile, ma noi non molliamo neanche di un millimetro”.
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