10 Ottobre 2025 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Nuovi reparti di Geriatria e Medicina trasfusionale all’ospedale di Putignano. Emiliano: ‘Questa struttura non chiuderà’

L'ospedale sarà rafforzato con circa 120 operatori sanitari, principalmente infermieri, operatori socio sanitari ed ausiliari specializzati

Sono stati inaugurati questa mattina i nuovi spazi di Geriatria e di Medicina trasfusionale dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Putignano.  Con il Presidente Emiliano, il direttore generale della ASL Bari Antonio Sanguedolce che ha parlato di “un rafforzamento della struttura ospedaliera di Putignano grazie anche all’assunzione di 120 operatori sanitari, principalmente infermieri, operatori socio sanitari ed ausiliari specializzati”.

 La nuova Unità operativa di Geriatria, allocata nei locali ora ristrutturati della UO di Neonatologia e del Nido, è attiva dal 13 novembre per un totale di 15 posti letto con Ambulatorio geriatrico di secondo livello munito di ecografo.

 L’Articolazione Organizzativa di Medicina Trasfusionale rappresenta da molti anni un punto di riferimento per le Associazioni e Federazioni di Donatori di Sangue del territorio e un importante presidio per l’autosufficienza regionale di sangue ed emocomponenti.

L’ospedale sarà rafforzato con circa 120 operatori sanitari, principalmente infermieri, operatori socio sanitari ed ausiliari specializzati. A breve saranno installate anche nuove attrezzature tecnico/sanitarie: in arrivo un mammografo, un apparecchio radiologico digitale e 2 apparecchi polifunzionali per osteoarticolare per la UO di Radiologia e per il Pronto soccorso.  L’Ospedale S. Maria degli Angeli ha avuto un finanziamento complessivo già autorizzato dalla Regione per adeguamento antincendio pari ad 3,2 milioni di euro.  

 “L’ospedale di Putignano non chiuderà – ha dichiarato il governatore Emiliano -. È un ospedale di base e non è mai stato declassato. Molto più semplicemente ha avuto questa classificazione  per evitare, quando sarà finito l’ospedale di Monopoli/Fasano, di doverlo chiudere. Quindi l’Ospedale di Putignano, vorrei fosse chiaro, è stato classificato ospedale di base proprio per non chiuderlo. Se avesse avuto la classificazione, al posto di quello di Monopoli, avrebbe chiuso. Tutto qui. Aggiungo che abbiamo dotato questo ospedale, proprio perché siamo consapevoli della necessità, di sei reparti in più rispetto a quelli previsti per gli ospedali di base. Sono sei reparti molto importanti, più altri servizi non ospedalieri ma ambulatoriali. Crediamo di aver fatto davvero un buon lavoro e mi auguro che, anche con l’ aiuto di tutti, si possa ritrovare un po’ di serenità perché in questo ospedale si lavora bene e si faranno cose buone”.

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