Un progetto ambizioso che mette in rete i 13 beni culturali statali gestiti dal Polo Museale della Puglia e i beni più rilevanti del patrimonio culturale e ambientale del territorio regionale, nel segno di un’unica strategia di comunicazione e di fruibilità. Si chiama Si.M.P.Ac.T. è realizzato dal Polo Museale della Puglia e finanziato dal MiBACT nell’ambito del MuSST (Musei e Sviluppo dei Sistemi territoriali) presentato ieri sera nell’ex convento di San Francesco della Scarpa, a Bari Vecchia.
“In Puglia abbiamo tanti beni culturali non solo paesaggistici che però si mostrano ai fruitori spesso solo grazie alla buona volontà dei singoli – spiega la direttrice del Polo Museale della Puglia, Eugenia Vantaggiato – quello su cui dobbiamo lavorare è la creazione di una rete di servizi. Lo Stato, la Chiesa e i Comuni, che sono i maggiori detentori di questi beni, non possono farcela da soli. I costi di gestione sono elevati. Tanti i percorsi turistici finanziati, ma senza coordinamento questa iniziativa non porta da nessuna parte. Creando una rete non virtuale, ma reale come stiamo facendo con questo progetto, riusciamo a fornire al pubblico servizi di qualità e a creare nuova occupazione”. La rete a cui si riferisce la direttrice del Polo Museale della Puglia annovera, in questa prima fase, 32 partner, proprietari o gestori di beni culturali e ambientali, che ieri sera hanno firmato un protocollo d’intesa proprio con il Polo Museale.
Il progetto ha funzionato attraverso diverse fasi: analisi del contesto tra domanda e offerta; ricerca di partner pubblici o privati interessati ad aderire al progetto; censimento dei beni da inserire nella rete; creazione di una griglia con le schede dei beni e la possibilità di creare itinerari da esportare su una piattaforma virtuale; installazione di varchi sensoriali grazie ai cosiddetti ‘Beacon’, per ricevere informazioni ‘sul turista’, monitorando flussi e target e per dare informazioni ‘al turista’; realizzazione di un video spot emozionale del regista Alessandro Porzio nel quale i beni culturali fanno parte delle vite dei protagonisti.
Si.M.P.Ac.T. è partito quindi dall’analisi dei ‘dati’ curata dalla Profin Service – uno dei tre soggetti realizzatori delle attività del Progetto. “Il nostro studio – spiega Angela Scianatico, socio della Profin Service – è servito per supportare il Polo Museale nelle successive scelte strategiche da adottare e per rendere stabile la rete che stiamo realizzando. Infatti quello che è emerso è che la rete del Polo Museale, esistente dal 2015, ha iniziato già a mostrare i suoi primi effetti positivi durante il biennio 2014/2016, con un incremento di visitatori del 7,93% e con un trend per il 2017 di circa il 18%. Un dato positivo certamente favorito anche dall’aumento di arrivi e pernottamenti nella nostra regione. Il dato su cui dobbiamo continuare a lavorare invece è quello che riguarda i visitatori che vengono in Puglia per visitare i nostri beni culturali, fermo all’11% sul totale. Questo perché – prosegue la Scianatico – tra le criticità emerse c’è la mancanza di strategie comuni, uno scarso coordinamento e una non efficace comunicazione sia interna tra le strutture e sia esterna verso i potenziali visitatori. L’obiettivo, sintetizzabile mutuando il titolo di una delle sezioni della Guida Lonely Planet, è “i beni culturali della Puglia valgono il viaggio”. Perché ciò avvenga è importante realizzare prodotti culturali, organizzarli e gestirli attraverso una rete stabile, ed in questo il Polo rappresenta una garanzia, e promuoverli attraverso efficaci e costanti azioni di marketing”.
Al termine della presentazione di Si.M.P.Ac.T. è stato firmato il protocollo di intesa tra la direzione del Polo museale della Puglia e i partner aderenti al progetto ed è stata aperta al pubblico, per la prima volta dopo il restauro, la Chiesa di San Francesco della Scarpa, un’unica navata in pietra, illuminata con le più moderne tecnologie, candidata a diventare un nuovo e prestigioso contenitore culturale per la città di Bari, nel quale potranno essere ospitati seminari, concerti e mostre
© Riproduzione riservata