1 Novembre 2025 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Forum economia e povertà: varato il ‘Manifesto di Bari’

Il governatore Michele Emiliano: 'Appuntamento multidisciplinare che ha visto confrontarsi studiosi di varie estrazioni con la cittadinanza attiva e la Regione Puglia'

È stato varato il “Manifesto di Bari” e molte suggestioni, come l’idea di un “new deal” per l’Africa sono arrivate dalla giornata di lavoro del Forum “Economia e povertà: politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile e la salute globale”.

Questo nei giorni del G7 di Bari, quando nel centro cittadino si sono dati appuntamento i ministri delle finanze e i banchieri centrali delle sette potenze mondiali. La Regione ha scelto invece di riunire gli studiosi in una struttura dei Padri Francescani, in periferia nel quartiere Japigia.

Il Manifesto di Bari  “potrà essere migliorato e implementato da chi lo sottoscriverà successivamente” – ha detto il dott. Giammarco Surico che ha coordinato i lavori.

Quello di oggi è stato un appuntamento multidisciplinare, che ha visto confrontarsi studiosi di varie estrazioni con la cittadinanza attiva e la Regione Puglia, che lo ha organizzato con risorse proprie e senza affidarsi a nessuno sponsor “che – ha ricordato il presidente Emiliano – di certo avrebbe limitato la libertà del dibattito”.

“Non faccio parte – ha detto l’economista James Galbraith, già consigliere del presidente Usa Barack Obama e stamane protagonista della Guest Lecture – della schiera degli economisti beneducati che sostengono che povertà e diseguaglianze sono da affrontare separatamente. Io non sono beneducato e non credo che la crescita sia un elisir magico: sono riformista e democratico e credo che le riforme debbano coinvolgere l’intera società, compresi ricchi e potenti. Finora non si è agito così e abbiamo visto che una delle conseguenze è stato mettere a rischio la pace nel mondo. Che è a rischio anche a causa delle diseguaglianze”.

Galbraith ha ripreso anche l’idea di un nuovo New Deal: “Nella nostra agenda di base, la Modest Proposal, abbiamo chiesti che ci si impegnasse senza preconcetti per la gestione del debito pubblico. Lo fecero gli inglesi nel dopoguerra, quando dovettero affrontare – in chiave keynesiana – un tasso di disoccupazione oltre il 10%”. Un new deal potrebbe essere proposto anche per l’Africa, che oggi soffre di una crisi di crescita che porta a intense migrazioni. Spero che l’Italia e la Puglia vogliano iniziare a mostrare la strada a tutti”.

I Numeri della Povertà sono stati descritti da Federico Polidoro dell’Istat, il professor Vito Peragine ha illustrato una serie di studi sull’inizio della diseguaglianza in Italia e nel mondo. Per il nostro paese, la forbice dei redditi ha cominciato a aumentare in modo esponenziale dopo la crisi del 93-94, affrontata anche con massicce dosi di privatizzazioni e con il ritiro dello Stato da parte dell’economia.

La prof. Maria Teresa Gattullo ha invece descritto l’economia di comunione, scelta da alcune comunità cattoliche in Italia e in Europa.

“Questo Forum è un evento fortemente voluto dalla Regione Puglia – ha spiegato il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano – che corrisponde al popolo della Puglia e al nostro comune modo di essere. Per questo è importante mettere in dialogo il G7 con questo evento. Noi stiamo cercando di ragionare con tutti, tecnici e politici. Il nostro programma si ispira a “Una lunga vita felice”, per tenere insieme questi principi con le esigenze dell’innovazione tecnologica, della produzione, della modernità. Oggi vedete insieme il sistema sanitario, il sistema dell’innovazione tecnologica, dello sviluppo economico, del contrasto alle povertà con strumenti come il modello del reddito di dignità”.

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